Oddo e il calcio champagne. Da Pescara a Perugia sulle orme del Gale?
Scritto da Raffaele Garinella il 07/06/2019
Massimo Oddo ha sempre proposto trame di gioco molto interessanti. Il suo Pescara, quello che, per intenderci, ha conquistato la serie A nella stagione 2015/16 rappresenta l’esempio più lampante.
Quella squadra che vinse e convinse anche contro il Perugia di Bisoli, annichilito per 4-0 allo stadio Curi, nella fase di possesso ha applicato il modulo 4-3-2-1 con Lapadula come terminale offensivo. Ecco perché dal mercato giungerà un attaccante dalle caratteristiche differenti rispetto a Sadiq.
La manovra ha sempre avuto inizio dalla difesa, un giro palla simile a quello del Perugia di Nesta. La difesa biancazzurra, così come quella biancorossa, aveva tra i protagonisti Norbert Gyömbér, calciatore importante con elevate percentuali di riconferma. Probabilmente si dovrà intervenire sulle corsie esterne. Rosi, così come ribadito da Goretti a Tef Channel, è un punto fermo. A sinistra bisognerà intervenire. La conferma di Pavlovic è ancora in discussione e Massimo Oddo ha sempre adoperato esterni propositivi, come Biraghi, Crescenzi e Zampano.
Il centrocampo a tre ha visto Brugman in cabina di regia, supportato dalle mezzali Verre e Memushaj. Il primo, che tanto bene ha fatto a Perugia nell’ultima stagione ha sempre mostrato doti tecniche eccelse, mentre Memushaj ha sfruttato l’eccellente corsa, lo straordinario dinamismo per occupare molte zone del campo. A Perugia quasi certamente rivedremo Carraro, così come sono scontate le permanenze di Falzerano e Kouan. Da valutare la posizione di Dragomir, dalla cui eventuale cessione il Perugia potrebbe ricavare una importante plusvalenza.
Una delle caratteristiche delle squadre di Oddo è la densità continua e costante, fraseggi brevi e blocchi di più calciatori per garantire maggiore imprevedibilità al portatore di palla. Nei due trequartisti potrebbe tornare molto utile Buonaiuto.
L’ultima stagione in biancorosso, lo ha visto assoluto protagonista con ben otto reti. Nel Pescara c’erano Benali e Caprari, nel Perugia ci saranno Buonaiuto e, chissà, forse Verre, che ha più volte espresso il desiderio di continuare a giocare più vicino alla porta. Il Perugia dovrà discutere con la Sampdoria, ma è chiaro che la conferma di Verre sarebbe accolta e festeggiata con i fuochi d’artificio. .
In attacco il Perugia dovrà trovare il suo Lapadula. Vido, Han, Sadiq e Mechiorri,-quest’ultimo l’unico di proprietà-, hanno caratteristiche completamente differenti dal bomber passato anche da Milanello.
Nella fase di non possesso il Delfino è spesso passato ad un più abbottonato 4-1-4-1. Quello che colpiva di quella squadra era la capacità di chiudere le vie centrali per dirottare gli attacchi lungo le corsie esterne, dove, a turno, non solo i terzini, ma anche le mezzali retrocedevano in supporto. Una manovra organizzata dove entrambe le fasi funzionavano alla perfezione.
Galeone, è bene ricordarlo, amava il Sassicaia. I gusti di Oddo li conosceremo presto. Ma di una cosa possiamo essere certi: entrambi hanno fatto vedere un calcio champagne. L’augurio è che anche Oddo emuli il Gale, ed esporti lo champagne da Pescara a Perugia.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com
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