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Norbert Gyomber, un tipo di poche parole che però sa cosa vuole: la serie A, magari col Perugia.

Scritto da il 17/04/2020

 

 

La sospensione, l’infortunio, l’attesa e il taglio degli stipendi.

Stava uscendo dall’infortunio al crociato della partita di Frosinone quando è arrivato lo stop al campionato per l’emergenza del covid 19. Norbert Gyomber stava disputando una delle migliori annate della sua carriera in Italia quando ha dovuto fermarsi. Adesso, nella sua casa perugina, dove vive insieme alla compagna, romana, oltre al programma di allenamenti predisposti per lui dallo staff tecnico, Norbert fa anche esercizi specifici per il recupero del ginocchio, anche al tapis roulant. “Penso di aver recuperato dall’infortunio, mi sento a posto. Dovrei provare due o tre giorni movimenti specifici con la palla per capire se tutto è tornato a posto”, dice fiducioso. Il calcio gli manca ma, dice, “per il momento bisogna saper aspettare e preparaci bene per ripartire nel miglior modo possibile”. Nell’attesa, uno degli argomenti che riguarda tutti i calciatori è l’ipotesi del taglio degli stipendi. Su questo Norbert ha le idee chiare: “se si può aiutare la società e il calcio in generale in questo modo, si deve fare; di questi tempi, i soldi vengono in secondo luogo, prima ci sono altre cose”.

 

La Nazionale slovacca

Se non ci fosse stata la sospensione per il covid, l’infortunio gli avrebbe anche impedito di disputare i play off per l’Europeo con la sua nazionale, la Slovacchia. Ma l’emergenza sanitaria, come si sa, ha rinviato tutto all’anno prossimo. Norbert, grazie alle sue prestazioni col Perugia nella prima parte della stagione, era rientrato nel giro della sua nazionale dopo un anno che ne era rimasto fuori. “Per me, dice, la Nazionale a livello calcistico è il massimo, farne parte credo sia per un calciatore la motivazione per eccellenza. Ora che l’ho riconquistata farò di tutto per diventare titolare fisso e dare una mano nella corsa per la qualificazione agli europei”.

 

Il Perugia è più forte della sua classifica. Con la Salernitana la svolta

La sua stagione stava andando bene, mette per il Perugia invece ci sono stati alti e bassi. Norbert dice di non esser rimasto deluso da questo: “è il calcio, ognuno prova a dare il massimo, ma non sempre le cose riescono bene. Speriamo alla ripresa di lottare per qualcosa di importante”. Perché per lui il Perugia è una squadra giovane e forte, che merita una classifica migliore di quella che ha e noi faremo di tutto per finire la stagione al massimo”. Da questo punto di vista, la partita con la Salernitana ha marcato una svolta. Il ritiro evidentemente è servito, anche se Norbert non lo ha fatto perché stava facendo le terapie per l’infortunio: “non c’ero, ma da quello che si è visto dopo penso che sia stato un fatto positivo”.

 

Cosmi, Oddo e Nesta. Gyomber perno della difesa perugina anche per il futuro?

Di Cosmi lo ha colpito “la grinta: urla, sta sul pezzo, e vuole che andiamo a cento, a me piace”.  E aggiunge che anche Nesta e Oddo, con la loro voglia di crescere, gli hanno dato qualcosa.  Quanto al modulo, il 3/5/2  introdotto da Cosmi per lui non è un problema. “Non cambia nulla per me la difesa a quattro o a tre, anche l’anno scorso con Nesta avevo già fatto entrambi i moduli”. La difesa del Perugia, comunque, con lui, Rajkovic, Angella e gli altri, tutti di proprietà, è un reparto forte da cui riparte il progetto Perugia, e Norbert ne è un perno. “È presto per dirlo, bisogna vedere in che modo si riparte. Anche io ho a circa un anno di contratto e vedremo”. Con la società Gyomber non ha ancora parlato del possibile rinnovo, ma sta cambiando il procuratore e il discorso verrà in qualche modo intavolato, anche se “in questo momento non è una priorità”, dice.

 

Il rimpianto Roma e il sogno di tornare in  serie A. Magari con la maglia del Grifo.

Il suo sogno comunque è di tornare in serie A, dove ha militato con Pescara e Roma. Il ricordo dell’avventura capitolina lo vive con un poi di rimpianto. “Nella capitale ho dato il massimo, ma purtroppo le cose non sono andate benissimo”, osserva, anche se ricorda con particolare piacere la disponibilità umana di Daniele De Rossi e la canzoncina che i tifosi gli avevano dedicato nell’estate del 2016 sulle note della canzone YMCA dei Village People. Magari la massima serie potrebbe tornare con la maglia del Perugia: “questo è il mio primo obiettivo, e col Perugia possiamo provarci, anche se non sarà facile”. In ogni caso, il suo futuro lo vede in Italia, dove è ormai da sette anni: “questa è la mia seconda patria”, dice.

 

Il self control da migliorare. Un leader di poche parole.

Mentre non vuol parlare delle proprie qualità, Norbert pensa che in una cosa soprattutto può migliorare, il suo self control e controllare meglio una tranquillità mentale che a tratti sembra andare in black out. “Sarebbe per me un bel passo avanti, soprattutto nei confronti degli arbitri” anche se tiene a dire che l’espulsione di Trapani “non era giusta, perché non era vero che avevo insultato l’arbitro”.  Di certo tra le caratteristiche di Norbert  c’è quella di essere un tipo di poche parole, il che non vuol dire che non faccia gruppo. “Mi trovo bene con tutti i compagni, dice. Non parlo molto nello spogliatoio, ma mi esprimo  più in campo,  magari impegnandomi e cercando di essere di stimolo per qualche compagno in difficoltà”. Caratteristica, questa, che ne fa un leader in pectore del gruppo.

 

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

Scritto da
il 17/04/2020.
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