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Non sono d’accordo

Scritto da il 11/03/2014

BisbylandiaP

Pallino in mano al Grifo ed al Frosinone. Il Lecce torna a – 6 dai ciociari ed a – 3 dal Perugia, che ha una partita in meno delle due avversarie. La diretta conseguenza del passo falso dei salentini è che, se non ci saranno harakiri delle primatiste, il Lecce alla promozione diretta è difficile che ci arrivi (lecito toccarsi le balle, però se c’è un minimo di logica questo è). La speranza è che comunque resti attaccato alle due di testa, almeno fino allo scontro diretto contro i ciociari.

 

Domenica 9 marzo. Partita più impegnativa per il Frosinone e mezzo passo falso dei laziali. Ciclo terribile terminato, Perugia che torna alla vittoria. Qualcuno dice: convincendo a metà. Non sono d’accordo. I campionati sono pieni di squadre che vincono convincendo a meno di metà, e di solito non per 3 a niente come ha fatto il Grifo ieri. Il Perugia doveva sbloccarsi e il Barletta gli ha dato una mano in occasione del primo gol, ma l’impatto con la partita era stato comunque positivo. I pugliesi, rimasti in 10, hanno avuto un paio buone occasioni (Massoni stavolta in alcune occasioni non impeccabile: per fortuna i peccati si son rivelati veniali), poi il raddoppio ha sancito virtualmente la fine della gara. Il Perugia è stato aiutato dall’autogol iniziale? Certo, ma a Pisa e Catanzaro i regali nostri sono stati forse meno evidenti, ma non molto diversi nella sostanza. L’episodio che sblocca una partita è spesso cruciale, è il calcio.

 

Che poi ci sarebbe da spendere due parole, in generale, sulla C. Tutti a dire che è un torneo livellato verso il basso perché il Lecce perde a Viareggio. Non sono d’accordo. Basta vedere l’attuale Serie B per vedere che non è così: passi il Latina che qualche modifica strutturale l’ha fatta (l’inserimento di Jonathas su tutti) ma l’Avellino promosso lo scorso anno (a suon di rigori) ha mantenuto la stessa intelaiatura del 2013 (inserendo Galabinov, la scorsa stagione bomber eugubino, sempre in C1, quindi) ed entrambe si stanno giocando la Serie A.

Se la C è livellata verso il basso, la B è livellata sulla C? la verità sta nel fatto che le quadre che devono vincere la C devono allestire una squadra da quasi B, che comunque qualche punto, specie fuori casa, fatalmente lo lasceranno.

 

Non sono d’accordo, questo viene di conseguenza, nemmeno su parecchie pagelle viste in giro per il web. Roba che il Grifo visto contro il Barletta raggiunge a stento la sufficienza (si fa presto a far la media). Il concetto l’ho già esplicitato: la naturale tendenza a martellarci i gioielli di famiglia (cercando spesso pretesti, più che spunti di riflessione). Poi ci lamentiamo che Camplone forse si incazza, ma io davanti a certi rilievi avrei fatto una roba che la conferenza stampa di Trapattoni, quella di Strunz, era materiale da Rotary Club.

Ok, hai battuto il Barletta e non il Real Madrid, ma forse è eccessivo pretendere che Eusepi segni tutte le occasioni che ha (per inciso, il gol del 2 a 0 non era nemmeno un’occasione: se l’è semplicemente inventato) perché “Eh ma se c’era Negri…”, che Sini azzecchi tutti i cross perché “si, ma Zè Maria…”, che Filipe detti tutti i passaggi perché “eh ma l’anno scorso Esposito”… no, dico, Esposito, che giocava praticamente da fermo. Almeno ritiratemi fuori Giunti (o Bergamo, o Brescia, o Matteoli), via…

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Se si vuol vincere facile c’è la playstation o la xbox, pes o fifa: noi ci stiamo giocando la fottuta serie C che non abbiamo “ammazzato” nemmeno ai tempi di Braglia e Cornacchini. La squadra è stata ben costruita con mezzi adeguati, e peraltro non superiori a quelli delle due avversarie dirette (e non solo, vedasi il Benevento, per dirne un’altra) e gli errori sono stati ridotti al minimo (quello di Franco è un errore più “medico” che tecnico).

 

Ottimo, peraltro, l’innesto di Sanseverino, a mio avviso migliore in campo contro il Barletta: tocchi di prima, visione degli spazi da trequartista, belle giocate. Viene il dubbio che in un 4-3-3 sia un po’ leggerino come mezzala, che contro avversari più tosti e smaliziati rischi di trovarsi a mal partito nella fase difensiva. Dubbi, per ora solo dubbi teorici, che unicamente il campo potrà fugare, ma intanto c’è solo da godere di aver trovato un ulteriore elemento, veloce di testa e di gamba, sul quale poter contare per queste ultime giornate di campionato.

 

Perché la buona notizia è che il Perugia ha ricominciato a muoversi meglio senza palla, specie con i suoi attaccanti. E se Fabinho non ha ancora lo spunto elettrizzante della prima metà del campionato, e se Nicco litiga ancora troppo col pallone, con la squadra che si muove come sa i piccoli cali di forma che prima o poi capitano a tutti risultano molto meno evidenti e vengono ammortizzati.

 

Federico Basigli

Scritto da
il 11/03/2014.
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