No a Tesser, si alla Passer!
Scritto da Redazione il 26/11/2014
C’è chi dice che quello con la Ternana è un punto guadagnato e chi dice che sono due punti persi. La realtà è che è… un punto. Misero perché ottenuto giocando meglio di un avversario inferiore in tutto fuorché nella grinta, un avversario conscio- allenatore in primis- del suo livello e capace di festeggiare un pareggio ottenuto in superiorità numerica. Buono perché certe partite poi alla fine si rischia anche di perderle, perché il calcio è così, mica è meritocratico: se giochi meglio hai qualche opportunità in più di vincere, ma non la certezza.
A proposito, gentilissimo signor Tesser: fino a venerdì credevo fosse una persona seria, ma probabilmente quello in panchina era il suo fratello gemello o un esagitato che sotto gli abiti civili (a parte la sciarpa) ha preso possesso del suo corpo: quando dice che “le manca un rigore”, allora le dico che ne manca uno pure a me, perché per quello concesso e che non c’era, c’erano due falli di mano precedenti (di Fazio, per il resto davvero bravo, e Popescu), così netti che per quello compiuto nell’area rossoverde da Popescu… è stato addirittura ammonito il nostro Parigini, dato che il genio col fischietto di Latina ha sbagliato mano.
Dopodiché lamentarsi dopo aver usufruito di un arbitraggio sicuramente non casalingo (basta vedere la gestione generale di falli ed ammonizioni) e di una espulsione così inventata, perché tale è stata specie se si rapportano l’esultanza di Falcinelli, punita, con quelle di Falletti e Bojinov (provocatoria verso i tifosi e ripetuta, impunita ed anzi origine della prima ammonizione di Falcinelli), allora ci vuole tanto tanto pelo sullo stomaco ed una buona dose di capacità mistificatoria. Non si preoccupi, gentilissimo mister Tesser, quando ci si incontrerà di nuovo questa sarà benzina in più da mettere nel motore del Grifo anche per chi, come me, la sfida contro la Ternana la sente poco, direi niente. Perché poi ognuno ha le sue aspirazioni nella vita.
Le feste ed il giubilo conseguenti al pareggio di Perugia confermano che per i rossoverdi l’obiettivo stagionale è stato conseguito. Non hanno perso il derby.
Sono contento per loro: ora possono anche retrocedere.
La partita contro la seconda squadra dell’Umbria lascia alcune impressioni chiare: la più nitida è l’importanza di Fossati per questa squadra.
Con lui in campo, anche Taddei gioca diversamente e meglio, la squadra migliora in fluidità di gioco e gestione della palla.
Il rientro di Giacomazzi, invece, si presta ad una doppia lettura: da un lato è anch’egli, venti metri dietro, uno strumento di ordine tattico, sa far girare la squadra, permette un lavoro di creazione che un Rossi o un Flores non hanno nelle loro corde. Dall’altro in entrambe le occasioni dei gol mi sembra l’uruguagio abbia le sue colpe (anche se nel secondo, ahimè, l’imputato principale è Provedel in libera uscita su un avversario che si stava allargando scompostamente verso l’esterno): per le prossime partite sarà bene riflettere quando privilegiare al massimo la ricerca del gioco e quando indirizzarsi maggiormente sulla mera marcatura dell’avversario.
In assenza di Fossati, ad esempio, Giacomazzi dietro diventa irrinunciabile, con il numero 19 in campo dietro si possono provare anche altre soluzioni. Io- parere personale- sabato un bel Flores su Bojinov non l’avrei visto male.
Per il resto la squadra ha giocato bene, forse un po’ sottotono sugli esterni (Crescenzi ad occhio non credo fosse al 100%, mentre su Del Prete, che non mi ha entusiasmato, ho sentito opinioni discordanti), ma ci sta in un campionato così. Il Grifo sta risalendo di ritmo e conferma i passi in avanti delle ultime partite, almeno a mio avviso. Spiace però che nelle ultime due partite di 6 punti potenziali e meritati se ne siano raccolti soltanto 2, che ci permettono di stare nel gruppone che poi a gennaio si giocherà i piazzamenti migliori (perché poi in Serie B il giochino è questo), ma che ci privano di una dote che ci avrebbe dato una migliore classifica adesso, ma soprattutto un potenziale tesoretto per il futuro.
La partita di Livorno sarà, ancora più della precedente, una partita da giocare con grande attenzione, che ci dirà se la crescita delle prestazioni delle ultime settimane è stata frutto più della ritrovata verve del Grifo o della modestia di Varese e Ternana (che son modeste davvero). Il Livorno ha una rosa eccellente, specie in attacco, ma anche problemi e turbolenze interne dovuti alle situazioni contrattuali di alcuni giocatori da serie A come Siligardi e Galabinov. I labronici hanno preso una brutta imbarcata a Frosinone, anche a causa di un direttore di gara che al confronto il Gavillucci di Perugia- Ternana pareva un arbitro, ed hanno una situazione di fermento che di solito porta a partite spartiacque. Vedremo se il Grifo saprà approfittarne e come giocherà le due carte che al momento sono le più coperte: Lanzafame e Perea.
Il primo è tornato arruolabile dalla trasferta di Varese ma non ha ancora riassaggiato il campo e le sue condizioni, dopo il lungo stop, sono un punto interrogativo. Posto che la sua collocazione ideale dovrebbe essere nel 4-3-3, come mezzala nel 3-5-2 è secondo me difficile vederlo anche perché con Taddei, Verre e Fazzi mi sembra siamo abbastanza coperti, e comunque non so se abbia le caratteristiche giuste per quel ruolo; forse è più semplice che giochi come uno dei due d’attacco, cosa che potrebbe avvenire a Livorno. Vedremo.
L’argomento che più attira la mia attenzione è però quello che riguarda Perea: da 3-4 partite il suo approccio alla gara sembra particolarmente molle, ben diverso da quello mostrato sia alla Lazio sia nelle prime apparizioni al Grifo. Il colombiano viene da un infortunio molto serio e da un recupero importante: una fase di calo dopo il ritorno in campo è quasi naturale. Ora però è giunto il momento di risalire nelle prestazioni e nell’attitudine.
Perea, a mio avviso, ha colpi che in B possiedono davvero in pochi, e potrebbe essere lui davvero l’elemento capace di fare la differenza. Livorno penso sarà cruciale anche per lui, perché presumibilmente avrà l’opportunità per mostrare realmente il suo valore, ma starà a lui sfruttarla. Sono pienamente convinto nelle capacità e nelle possibilità di Perea al Grifo: spero che lui sia dello stesso avviso, anche perché altrimenti sarebbe uno spreco che il Perugia, ad oggi, non si può permettere. Quindi: daje Perea!
Forza Grifo!
Federico Basigli – TifoGrifo.com