Mi sono allenato con il Barcellona. Un successo il Summer Camp promosso dall’Asd Santa Sabina
Scritto da Redazione il 10/07/2015
(ASI) PERUGIA – Si è chiusa con la consegna dei diplomi la settimana di allenamenti che l’FCB Escola, sì proprio la scuola calcio del Barcellona, ha tenuto presso le strutture dell’ASD Santa Sabina a Perugia dove, oltre un centinaio di ragazzi con età compresa tra i 6 e i 16 anni sono stati accolti dalla società del presidente Francesco Sportoletti.
La tappa perugina della tournee estiva del Barcellona è stata un successo per l’alto numero di iscritti, tanti i ragazzi desiderosi di imparare dai tecnici del settore giovanile della pluripremiata squadra spagnola e che hanno trovato a Santa Sabina le strutture e le condizioni ottimali per allenarsi. “Ringrazio tutta la società, i tecnici e i dirigenti per l’ospitalità che ci hanno dimostrato – ha detto Symon Buda della società Macsy titolare della licenza del Barcellona per l’organizzazione dei camp firmati FCB Escola -, ma un grazie speciale va ai ragazzi e alle loro famiglie che spero abbiamo vissuto un’esperienza positiva”.
Il Summer Camp 2015 ha visto planare sui campi di Perugia tre tecnici del settore giovanile del Barcellona accompagnati da altri allenatori professionisti, ai quali poi si sono affiancati alcuni tecnici del Santa Sabina per vivere anche loro un’intensa settimana di allenamenti e approfondimenti dopo l’esperienza già vissuta nei mesi scorsi insieme a Horst Wein, inventore del metodo Funino e fondatore della celeberrima ‘cantera’ della squadra blaugrana.
“I ragazzi che hanno partecipato al camp – spiega ancora Buda – hanno giocato a calcio dalla mattina alla sera, sei ore di allenamento al giorno divise fra mattina e pomeriggio, alle quali abbiamo aggiunto dei seminari sul valore di una buona e sana alimentazione e lezioni di spagnolo applicate al calcio”.
Allenamenti sulla tecnica sì, sulla tattica altrettanto e tanto sudore, ma per diventare un campione come Messi, Suarez o Iniesta la strada è lunga e tortuosa, e poi bisogna dirlo, non tutti riescono a diventare professionisti: “Una percentuale bassissima di giocatori del settore giovanile riesce ad arrivare ad alti livelli – ha ricordato ai ragazzi uno dei tecnici del Barcellona -, quindi, prima di tutto imparate a divertirvi e ad essere ben educati in campo, perché il calcio è divertimento non deve diventare un’ossessione”.
Il calcio oltre ad essere un momento di svago può anche essere un momento di riflessione su valori condivisi come quelli dell’amicizia e la generosità verso chi è meno fortunato, per questo il camp del Barcellona e la Macsy si pongono anche un obiettivo solidale che va sotto lo slogan di “2 scarpini per un sorriso”, cioè la raccolta di 1000 paia di scarpini usati ma in buono stato, che poi verranno essere regalati ai bambini di una scuola calcio in Zambia.
Chiara Scardazza