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Mazzantini torna a Perugia per esaltare le importanti doti di Leali e Nocchi. Le sue gesta, i balzi felini, pronti a rivivere attraverso le prestazioni dei suoi nuovi allievi.

Scritto da il 13/02/2018
Mazzantini e il Grifo, un amore che, per certi aspetti, è indissolubile. L’ex numero uno del Perugia, quando giocava, si muoveva con l’agilità di un gatto, animale abile, scattante, scaltro. Il Perugia di Gaucci lo ingaggiò nel gennaio del ‘99, con lo scopo di difendere una porta troppo spesso violata. Né Pagotto, né Roccati avevano convinto a pieno, e la dirigenza decise di cambiare. L’esordio a San Siro, fu convincente, nonostante una sconfitta per 2-1, con rete finale di Nakata. Andrea Mazzantini era un tipo tosto, sicuro di sé, con una coppa UEFA in bacheca, compagno di squadra di Ronaldo, l’unico vero “fenomeno”. Volando da un palo all’altro, con una rapidità disarmante, “il Mazza” riuscì nell’impresa di esaltare il pubblico del Curi. Trasmise la propria sicurezza all’intero reparto difensivo. Grazie anche alle sue ottime parate, il Grifo di Boskov centrò una storica salvezza. Con Mazzone in panchina, si tolse anche la soddisfazione di scucire uno scudetto già ricamato dalle maglie della Juventus. Rimase a Perugia fino al 2002, ma di fatto, la sua avventura col Grifo si chiuse nel dicembre del 2001, in seguito ad una squalifica per fallo su Pecchia, a quei tempi, centrocampista del Bologna. Nel mercato di gennaio, il Perugia ingaggiò il colombiano Oscar Córdoba, e Mazzantini, che non era tipo da restare seduto in panchina a gustarsi le verdi colline umbre, comprese che il suo tempo in biancorosso era finito. Scelse Siena, ignaro che un proverbio della città del Palio recita che “un panno senese, si rompe prima che si metta in dosso”. Mazzantini non indossò mai la maglia bianconera. Nonostante i gatti posseggano sette vite, un incidente stradale pose fine alla vita agonistica del “Mazza”. Gravi lesioni al braccio, lo costrinsero ad appendere i guantoni al chiodo. Mazzantini non si perse d’animo, c’erano altre sei vite da vivere. Ed una comincia adesso, di nuovo a Pian di Massiano, pronto a trasmettere la sua preparazione e competenza ad allievi eccellenti come Leali e Nocchi.
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com
Foto presa dalla pagina Facebook Andrea Mazzantini

Scritto da
il 13/02/2018.
Registrato sotto PERUGIA CALCIO, Primo Piano, Un tuffo nella memoria del Grifo.

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