Marchegiani: Nesta è un uomo eccezionale. La sua forza è nell’umiltà che lo contraddistingue. La sua scelta credo sia legata ad un percorso a lungo termine.
Scritto da Raffaele Garinella il 14/05/2018
Luca Marchegiani è stato tra i migliori estremi difensori del panorama calcistico italiano. In bacheca vanta numerosi trofei, tra cui una medaglia d’argento ai campionati del mondo del 1994, tre Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA, ed uno scudetto conquistato nel 2000 con la maglia della Lazio.
La maggior parte dei successi, ottenuti durante la
lunga militanza in biancoceleste, sono stati condivisi con Alessandro Nesta, nuovo allenatore del Perugia.
Abbiamo intervistato Luca Marchegiani che ha analizzato insieme a noi l’attuale momento del Perugia.
Buongiorno Luca, come giudica la decisione di esonerare Breda, allenatore che condotto il Perugia nei playoff, dopo averlo ereditato da Giunti in una difficile situazione psicologica?
È una decisione che mi ha stupito molto. Non seguo così tanto da vicino il Perugia per entrare nel merito. Osservando da fuori, posso dire che Breda è stato chiamato a Perugia per risollevare una squadra che aveva parecchi problemi ed è riuscito a centrare un obiettivo importante come la conquista dei playoff. L’accesso diretto alla serie A diretta era sinceramente difficile. Evidentemente sono state fatte anche altre valutazioni.
Il prossimo allenatore dei grifoni sarà Alessandro Nesta, suo ex compagno di squadra. Che ricordi ha dell’uomo?
Alessandro è un uomo eccezionale. Ricordo che quando sono arrivato alla Lazio, era un calciatore della primavera aggregato alla prima squadra. Ho avuto il privilegio di seguirne la crescita. Si è trasformato da giovane promettente a grande campione e capitano della Lazio. Ci sentiamo poco perché abbiamo intrapreso strade diverse, ma gli voglio bene ed abbiamo vissuto e condiviso esperienze importanti. Lo stimo in maniera incredibile. È sempre riuscito a mantenere una umiltà di fondo che lo ha differenziato rispetto a tanti altri campioni del suo livello. La sua forza è questa e mi auguro che lo sia anche da allenatore.
Secondo lei l’ingaggio di Nesta è da circoscrivere solo ai prossimi playoff oppure la società sta gettando le basi per programmare la prossima stagione?
Credo la scelta di Nesta sia legata ad un progetto a lungo termine. Non penso sia limitata ai soli playoff.
A Perugia sarà coadiuvato da Lorenzo Rubinacci, ex collaboratore di Serse Cosmi. L’esperienza di Rubinacci, che conosce molto bene la piazza di Perugia, può rappresentare un vantaggio per Nesta?
Ritengo sia importante per Alessandro avvalersi di collaboratori che conoscono bene l’ambiente, anche per facilitarlo nella comprensione di tante situazioni nel minor tempo possibile. Rubinacci può essere senz’altro di aiuto.
Un’ultima domanda: molto probabilmente ai playoff sarà sfida tra due ex campioni del mondo. Da una parte Nesta, dall’altra Pippo Inzaghi. Nesta può arrivare fino in fondo in questi playoff?
Se dovesse arrivare fino in fondo in questi playoff, sarà dipeso anche dalla condizione della squadra. Il Perugia ha alternato, durante tutto l’arco del campionato, momenti in cui lasciava presagire di poter cogliere grandi possibilità a momenti in cui si è normalizzata. Questo atteggiamento si è osservato sia con Giunti che con Breda. È una squadra dotata di grandi qualità sia in attacco, sia in difesa. Sono due aspetti che contano molto, soprattutto nelle gare ad eliminazione diretta, in cui possono risultare determinanti. Un attacco forte ed una buona fase difensiva possono, in alcune situazioni, reggere da sole il peso di una partita. Non si deve per forza passare attraverso il bel gioco, e questo aspetto in gare ad eliminazione diretta può rappresentare un vantaggio. Arrivare fino in fondo partendo dal turno preliminare non è sicuramente facile. Chi parte con un turno in meno da disputare ha qualche vantaggio in più.
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com
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