Lo sapevate che …
Scritto da Redazione il 30/05/2015La maledizione dei Play off
Un po’ ci siamo rimasti male, però conoscendo il Grifo, in questi ultimi anni, i play-off, non sono proprio alla nostra portata. Era già successo di perderli nella stagione 2004-05 in Serie B, contro il Torino, stagione 2012-13 contro il Pisa e in questa stagione contro il Pescara. Per non parlare degli spareggi come nel 2003-04 contro la Fiorentina. Play-off per il Perugia….. un vero tabù. Ormai quello che è stato è stato. Per quanto riguarda la partita contro il Pescara, non era nata bene, l’infortunio di Faraoni ha costretto Camplone a cambiare modulo con un quasi inedito 3-5-2 e tatticamente il Perugia ne ha risentito, ma soprattutto per la spinta che il difensore dava alla squadra, come in queste ultime partite giocate. Camplone nel suo ruolo ha preferito inserire Fazzi, ma il giocatore ha durato fatica a spingere e soffriva quando il Pescara attaccava dalla sua zona, d’altronde non era il suo ruolo. Personalmente quando nel secondo tempo Goldaniga, ha messo, la sfera, alle spalle del portiere del Pescara Fiorillo, mi sono illuso che ce la potevamo fare, ma appena Politano ha pareggiato, (su una indecisione di Koprivec) ho percepito che avremmo perso, perché un paio di giocatori del Perugia, si sono messi le mani in testa, quasi disperati. (Eppure sempre in quel preciso momento passavamo ancora noi) Questo atteggiamento mi ha fatto capire che avevamo paura di vincere, perché obbiettivamente, dovevano essere i giocatori del Pescara a mettersi le mani nei capelli al vantaggio del Perugia, perché dovevano segnare due reti per accedere alla semifinale, invece tranquillamente, hanno continuato a giocare come se nulla fosse successo, e questo atteggiamento ha fatto si, che il Pescara abbia ribaltato il risultato e anche meritatamente. Su questa partita, possiamo dire tante cose, magari il gioco rinunciatario della squadra nonostante le due punte schierate ,le pochissime conclusioni a rete, mai un tiro da fuori area nonostante il terreno insidioso (se si eccettua la conclusione a fil di traversa di Fabinho nel finale di gara a punteggio ormai compromesso). Certo il campo scivoloso per una squadra che del suo gioco, ha il possesso palla, è stato uno svantaggio. Forse quel 3-5-2 era più adatto per giocare in trasferta, chissà, sono tanti i dubbi, ma sicuramente nonostante le “nostre chiacchere” il risultato era scritto e quindi non potevamo farci niente. Quando poi ho visto Spezia – Avellino, l’altra partita valevole per i play-off, ho notato che l’atteggiamento dei liguri alla gara è stato diverso, rispetto all’approccio dato dal Perugia alla gara, ha attaccato e cercato di vincere, avendo anche diverse occasioni da gol, ma la sfortuna e la bravura del portiere avversario, hanno “frenato” i liguri, eppure anche lo Spezia, come il Perugia, aveva due risultati su tre a favore e l’allenatore dello Spezia aveva fatto scendere in campo la squadra con un 4-2-3-1, si è trovata a giocare tutto il secondo tempo e i tempi supplementari in superiorità numerica, ma nonostante questo ha subito lo stesso risultato del Perugia venendo eliminato. Per ironia della sorte l’Avellino che giocava fuori casa ha giocato con il 3-5-2 come il Perugia, la quale ha affrontato il Pescara che schierava il 4-2-3-1 proprio come lo Spezia. Quindi anche con moduli invertiti la storia non veniva cambiata. Cambiando discorso, mi è piaciuto il comportamento del pubblico perugino, che a fine partita, ha applaudito e chiamato sotto la curva tutta la squadra, omaggiandola per il bellissimo campionato che hanno fatto. Di questa esperienza, (anche se negativa dei play-off) il Perugia, ne deve trarre delle conclusioni positive, ricordiamoci e non lo dimentichiamo, che eravamo una neopromossa, in questi anni abbiamo incontrato squadre come Aversa Normanna, Melfi, Paganese, Isola Liri, Milazzo, Viareggio, Prato, Sorrento e Carrarese (tanto per citarne qualcuna), e abbiamo ricordato solo gli ultimi tre anni, se no, se andiamo indietro di un altro anno, ricordate lo Scandicci, Pianese, Sestese, Orvietana e Monteriggioni. E dopo questo mix di squadre semisconosciute di botto abbiamo incontrato squadre con il nome di, Bari, Bologna, Brescia, Catania, Livorno lo stesso Pescara, tutte squadre che erano pronte per lottare per la SERIE A, noi ci siamo “intrufolati” nel mezzo e quasi, quasi non facevamo, il colpo grosso, come invece è successo al Frosinone. Calcoli alla mano, se il Perugia avesse raccolto anche 4 punti contro il Frosinone e non zero, la classifica recitava così: Carpi 80, Perugia 70, Vicenza e Bologna 68, Spezia 67, Frosinone 66, Pescara 61, Avellino 59 Carpi e Perugia in SERIE A il resto ai play-off. Oppure tornando indietro i pareggi di Varese e quelli casalinghi con Avellino e Pescara, potevano dare quei punti necessari per fare “IL GRANDE SALTO”. Ma con i se e con i ma, non si ottiene niente. Anche se riduttivo potrebbe essere questo l’unico errore del Perugia in questa stagione. Ma forse il vero e grande errore è stato commesso dalla dirigenza, che si è accorta in ritardo che Camplone, aveva gli uomini contati e con poche alternative e spesso con i giovani impegnati nelle varie nazionali minori che riducevano gli allenamenti con la squadra e che a volte saltavano anche le partite con il Perugia. La teoria e la tattica di Camplone, era importante che i ragazzi seguissero insieme gli schemi e di continuo. Poi nel mercato di Gennaio c’è stata la svolta, gli innesti di Mantovani, Hegazy, Faraoni, Rizzo, Nielsen e Ardemagni, che piano piano si sono inseriti nello “scacchiere” dell’allenatore, senza dimenticare che nel frattempo sia Lanzafame e Fabinho erano entrati a far parte a pieno regime del gruppo si è visto il vero Perugia capace di fare 27 punti nelle ultime 13 partite. Peccato averlo capito in ritardo ma anche questo servirà per il prossimo futuro che potrebbe essere roseo, anche se la prossima stagione sarà difficile, perché le squadre sono di maggiore spessore. Alle squadre che hanno fallito quest’anno, si aggiungeranno Cesena, Cagliari e Parma che sono retrocesse dalla SERIE A. Sicuramente ci sarà da divertirsi e magari chissà…………… In fondo il Grifo ci ha abituati, dopo la sconfitta nei play-off con il Pisa di due stagioni fa, l’anno successivo siamo saliti di categoria evitando i play-off. E’ proprio vero, al Perugia i play-off sono proprio INDIGESTI!
Pierluigi Corridori – TifoGrifo.com