Livorno-Perugia 1-1. Pareggio con dignità. Ora si guarda al futuro, a partire dal tecnico.
Scritto da Daniele Orlandi il 07/05/2016Con dignità. Il Perugia esce da Livorno senza regalare nulla ai padroni di casa, assetati di punti per sperare ancora in un’improbabile salvezza. Un primo tempo un po’ sofferto dai grifoni perché gli attaccanti del Livorno non hanno dato punti di riferimento e Vantaggiato ha colpito praticamente alla prima occasione buona. L’iniziale 4/4/2 schierato da Bisoli prevedeva Mancini e Volta al centro della difesa, Del Prete contromano esterno di sinistra in difesa e Molina dall’altra parte, Guberti e Drole a mezzala, Prcic e Zebli centrali in mediana, Aguirre e Parigini in attaccato. Ma il Perugia scontava qualcosa di troppo in mezzo al campo, per cui ben presto Guberti è stato richiamato qualche metro avanti. L’operazione avanzamento si è poi perfezionata nella ripresa, quando il Perugia è stato chiamato a recuperare lo svantaggio subito al 30′ del primo tempo, e anche la linea difensiva ha guadagnato metri in avanti. Dentro Ardemagni e Zapata per Parigini e Drole (entrambi ancora non al meglio) le cose sono così andate a posto. E non solo il Perugia ha raggiunto il pareggio con una punizione di Zapata, ma ha poi mancato nel finale più volte il vantaggio, sprecando malamente diverse situazioni di ripartenza in superiorità numerica. Così, alla fine, è stata un’altra partita delle occasioni perdute e del rammarico. Come tutta la stagione, peraltro, e anche Bisoli a fine partita ha voluto sottolinearlo. Rimangono ormai due partite per chiudere un campionato dai tanti rimpianti e dai risultati non all’altezza di quelli preannunciati. Tengono banco, adesso, le scelte societarie, a partire da quella del tecnico. Bisoli, rispondendo ad una precisa domanda, nel dopo gara ha tenuto a dire che è disponibile a valutare la situazione insieme alla società. La quale, invece, sembrerebbe diversamente orientata. La domanda che tutti si rivolgono è allora se esiste ancora il progetto triennale da cui si è partiti all’inizio di questa stagione. Oppure, cambiando il tecnico si ricomincia tutto da zero? E il cambio del tecnico sarebbe davvero la soluzione di tutti i problemi o è il sacrificio necessario per ridare slancio di novità ed entusiasmo ad una piazza un po’ delusa? Da come si risponderà a questi quesiti, si capiranno le intenzioni e le possibilità per la prossima stagione.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia