Lecce-Perugia 0-0. Il Grifo soffre, ma ferma un’altra grande e prende un bel punto.
Scritto da Redazione il 23/10/2021Anche il Lecce infrange le sue ambizioni di vittoria contro la scogliera del Perugia. Come già molte altre grandi della cadetteria, gli uomini di Baroni assaggiano la solidità del Grifo in fase difensiva. Una solidità, invero, messa a dura prova nel primo tempo, quando i padroni di casa hanno aggredito i biancorosso non permettendo loro di ragionare. Tatticamente, i pugliesi hanno scelto di giocare molto larghi sulle fasce, creando sempre superiorità in mezzo al campo grazie agli inserimenti delle mezzali, supportate dagli esterni di difesa e dalle ali. Il Lecce ha tolto ogni punto di riferimento al Perugia, correndo molto anche senza palla. Giocando alti, gli uomini di Baroni sono riusciti a dare continuità all’iniziativa e il Perugia non ha saputo spezzarla. Falzerano, schierato a sinistra, e Ferrarini a destra, spesso presi in mezzo, non hanno potuto costruire nulla. Proprio dagli esterni, specie da Barreca a sinistra, sono arrivate tutte le principali occasioni del Lecce, con la difesa umbra che ha retto, ma l’azione di ripartenza biancorossa non è riuscita mai a concretizzarsi, perché i leccesi erano molto aggressivi ed i grifoni mancavano di lucidità e precisione nei passaggi e nell’impostazione. Insomma, un monologo in dialetto leccese cui il Perugia non ha saputo opporre risposte col “donca”. Molto diversa la ripresa, con Alvini che inserisce Murano per De Luca e Vanbaleghem per Segre e arretra Kouan più vicino alla linea di centrocampo. Alvini accetta la sfida e il possesso palla dei leccesi, ma punta sui break e sulle ripartenze, con Vanbaleghem chiamato a palleggiare con precisione e Murano a sfruttare gli spazi. Il Lecce cala anche di intensità e il Perugia guadagna metri e fiducia: nei primi minuti ci sono due occasioni con Kouan (colpo di testa alto di poco) e Falzerano. È mancata, però, la qualità tecnica del gioco necessaria a far fruttare al meglio occasioni e situazioni che pure, via via, si sono presentate in campo e su questo dovrà lavorare Alvini e riflettere la società per miglioramenti e aggiustamenti che potrebbero davvero far fare il salto di qualità.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia