Le dichiarazioni di Bucchi post Trapani Perugia
Scritto da Daniele Orlandi il 08/04/2017Per Cristian Bucchi la sconfitta è episodica e non certifica un calo di forma dei grifoni. “I test che facciamo sui giocatori ci dicono che stiamo fisicamente bene. Oggi la sconfitta è arrivata perché, nonostante l’avessimo preparata tenendo conto dei fattori che poi hanno pesato come il vento, il terreno, il caldo e la tendenza del Trapani a partire a razzo, poi all’inizio ci siamo fatti sorprendere”. Il riferimento è al gol dell’1-0 di Pagliarulo, lasciato solo in area. Bucchi ha però poi visto una buona reazione del Perugia nel primo tempo. “Abbiamo avuto noi il possesso palla, e ha funzionato la tattica di metter più centrocampisti, per non concedere loro la superiorità in mezzo al campo. Abbiamo soffocato le loro fonti di gioco, Barillá e Colombatto, e dietro non abbiamo rischiato nulla. Davanti siamo saliti, andando tre volte al tiro, tra cui il palo di Dezi”. Poi nella ripresa le sostituzioni: “Guberti per mettere un uomo in più di qualità tra le linee, Nicastro per sfruttare la sua abilità in area”. Ma proprio in quel momento, il Trapani ha approfittato di altri due errori difensivi (“sul secondo Monaco ha sbagliato l’appoggio”) e ha chiuso i giochi. “Peccato, dice il tecnico, c’erano tutti i presupposti per raddrizzare il risultato, ma proprio quando abbiamo mosso qualcosa per farlo le nostre ingenuità ci hanno punito”. Resta comunque, il “peggior secondo tempo di tutta la stagione”. Che Bucchi preferisce sia arrivato oggi piuttosto che più avanti. E che spiega con la stanchezza psicofisica dei tre turni ravvicinati (con le due partite precedenti “molto dispendiose sul piano fisico e nervoso”) e lo stress di un viaggio non agevole verso la Sicilia. Ora il Perugia deve voltare pagina e prepararsi al meglio per il finale di campionato: sette finali per le quali i grifoni devono da stasera “ricaricare le pile, fisicamente e mentalmente”. Perché lo schiaffo preso in Sicilia fa male, ma Bucchi è convinto che i suoi ragazzi sapranno reagire “come sempre hanno fatto, li conosco bene” di fronte alle difficoltà.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia