La Sir Safety a caccia del poker. Podrascanin mette tutti sull’attenti: “Contro Milano non sarà facile”.
Scritto da Redazione il 27/10/2017L’inizio della Sir Conad Safety Perugia ha riservato parecchie soddisfazioni ai propri tifosi. Partiamo dalla più volte citata conquista della Supercoppa fino ad arrivare all’obbiettivo centrato della final four della Coppa Italia e alle tre partite di campionato vinte senza lasciare nemmeno le briciole agli avversari. Il match con Milano, in programma domenica alle 18, è l’occasione buona per rafforzare il primato, ma il compito sarà tutt’altro che agevole. Ne è convinto Marko Podrascanin, che dall’altro della sua esperienza ha voluto mettere tutti in guardia sulle insidie che questo incontro, anche se si disputerà al Palaevangelisti, presenterà.
Ciao Marko, il pericolo maggiore del match di domenica verrà dallo schiacciatore olandese Abdel Aziz, che ha saputo trascinare Milano verso le zone nobili della classifica. Cosa pensi di lui e come fermarlo?
È un ragazzo che sta facendo veramente i numeri – ammette con rispetto il Potke – e se lo limitiamo possiamo vincere più facilmente. Come? A mio avviso facendo il muro a tre. Dobbiamo migliorare ancora tanto si questo, magari cercando di staccare i palleggiatori dalla rete.
Cosa è davvero cambiato rispetto alla passata stagione?
Quest’anno abbiamo davvero una bella squadra. C’è più grinta e voglia di fare qualcosa in più rispetto al passato. Visto anche come siamo partiti in campionato abbiamo fatto un buon lavoro fino a questo momento, soprattutto sotto l’aspetto della maturità. Magari alcuni set che abbiamo vinto lo scorso anno li avremmo persi e penso che qui stia il miglioramento della squadra. Siamo primi, ma possiamo migliorare ancora.
Milano non è solo Aziz…
È una squadra tosta, guidata da un allenatore che conosciamo bene che ha saputo fare un grosso risultato agli Europei. Il rientro di Cebulj sarà poi importantissimo. Credo tuttavia che molto dipenderà da noi: bisognerà battere bene e come ho già detto staccare il loro giovane palleggiatore dalla rete. Sono fiducioso: non è la prima volta che giochiamo insieme e questa è una forza che dobbiamo sfruttare.
Come vedresti il ruolo di chioccia verso giovani talenti come Anzani e Ricci?
Lo scorso anno ho avuto in squadra Birarelli e Buti, due grandi della pallavolo mondiale, ed ho imparato tanto da loro ma a me stimola molto parlare a gente che spesso ti chiede dei consigli.
Cosa ha portato l’innesto di Colaci in squadra?
La fame è rimasta la stessa dello scorso anno ma ora siamo migliorati. Max è uno dei liberi più forti del mondo e permette a Russell e Zaytsev di avere più libertà in ricezione e contrattaccare di più.
Ci tracci un quadro di questa Superlega appena iniziata?
Vedo Modena e Civitanova come le avversarie principali. A seguire Verona, Piacenza e Milano, comunque insidiose. Trento? Non ha iniziato bene ma migliorerà.
Mercoledì, dopo Milano, arriva Monza
Bisogna star sempre concentrati altrimenti si rischia di perdere punti e partite. Non dobbiamo sottovalutare nessuno, anche se i loro giocatori migliori sono andati all’estero. Prima però pensiamo a Milano.
Uno dei problemi principali riguardano i calendari troppo fitti. Che ne pensi e ne avere parlato nello spogliatoio?
È difficile cambiare le cose. Il campionato è corto, non è facile giocare ogni tre giorni. Arrivano poi degli infortuni e questo non è bello per noi professionisti. Ne parliamo spesso tra di noi, ma siamo soltanto giocatori e non dipende da noi.
Come ti trovi a Perugia? Apriresti un ciclo con questa maglia?
Sto benissimo qui si dal primo giorno in cui sono arrivato. È una piazza che vive per la pallavolo. Se penso di aprire un ciclo? Volentieri, ma non dipende tutto da me.
Tra le doti che ti vengono riconosciute c’è la freddezza, specie nei momenti topici…
Qui in Italia sono cresciuto tanto. Bisogna stare sempre concentrati e pensare alla palla successiva, che può cambiare una partita o un campionato.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com