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La Sir Colussi manda un chiaro segnale all’Europa e manda al tappeto la Dinamo Mosca

Scritto da il 22/11/2018

Sir Colussi Sicoma PERUGIA – Dinamo MOSCOW /
4th Round, 1st Leg, 2019 CEV Volleyball Champions League – Men presso PalaBarton Perugia IT, 21 novembre 2018. Foto: Michele Benda [riferimento file: 2018-11-21/ND5_3271]

L’ambizione è risaputa da tempo, ma che questa Sir Colussi Sicoma Perugia – questa è la denominazione in campo internazionale – voglia fare sul serio ne è una conferma. Il debutto stagionale in Champions è di quelli da spellarsi le mani: 3-0 a quella Dinamo Mosca che soltanto due anni e mezzo fa aveva stravinto all’allora Palaevangelisti con lo stesso punteggio. Serviva una prova di forza in una competizione in cui il regolamento è forse il vero avversario da battere (si qualificano le prime dei cinque gironi e le tre migliori seconde) e questa è arrivata, al cospetto di un avversario che era quello che si attendeva, vale a dire coriaceo e fisico. L’Europa è avvisata: Perugia c’è ed ha intenzioni più che mai serie. 

UN OCCHIATA AI NUMERI – Non tragga eccessivamente in inganno il risultato finale. Mosca si è dimostrata la squadra che tutti si attendevano, fisica e coriacea, ma Perugia è stata ancora più brava. Il primo fondamentale da prendere in esame è la battuta: i bianconeri ne hanno messe a segno solo 3 contro le 6 dei russi, ma ne hanno sbagliate meno (16 vs 19). Ancora più importante è stato il muro, che nei momenti topici ha fatto davvero male (8 vs 5). Bene infine anche la ricezione (44% vs 32%) e l’attacco (60% vs 48%).

LA CRONACA – “Ce volemo prova” è lo striscione che viene issato nella Curva Sirmaniaci, chiaro segnale che la gente crede davvero nel colpaccio. Ed in effetti l’avvio dei Block Devils, schierati ovviamente in formazione tipo, è davvero da big europea. Atanasijevic fa subito vedere di che pasta è fatto al servizio (5-3). Il serbo e Leon lanciano la prima significativa fuga (8-4). La battuta di Perugia è sempre insidiosa e fatica a tenere botta: Lanza assesta il colpo che sembra chiudere i giochi per quanto riguarda il primo set (17-11). Sembra, perché dopo che Bata mette giù il 24-19, va in battuta Kooy ce azzecca la serie che fa correre qualche brivido ai poco più di 3000 presenti. È proprio l’olandese a sbagliare e siamo dunque 1-0. In bianconeri, in avvio di secondo set, mettono in mostra l’altra peculiarità di questo periodo il muro. È di Leon quello del provvisorio 2-0. Magnum sembra dare alla partita un indirizzo prestabilito (6-3), ma svegliare questi russi può essere pericoloso. Perugia commette qualche errore di troppo, ad esempio un fallo a rete che rimette il punteggio in parità (8-8). L’equilibrio torna a regnare e la Dinamo prova a scappare una prima volta con un muro di Grankin su Lanza (12-14). Lo stesso ex Trento rimedia (14-14), ma Kruglov ristabilisce le distanze (14-16). Quando il Potke spara out un primo tempo sembra che l’1-1 complessivo sia inevitabile (18-20), ma ancora una volta esce fuori la tigna dei Block Devils, decisi a non concedere proprio nulla. Ricci azzecca l’ace del 20 pari mentre Atanasijevic chiude a muro su Kruglov e regala il set point ai suoi. Purtroppo Leon da posizione centrale non riesce a concretizzare una delle tante difese impossibili di Colaci e si va ai vantaggi. È dapprima un muro a tre di Perugia e poi Leon sigla l’importantissimo 27-25 e il due a zero nel conto dei set. Visto il cambio di regolamento conquistare il risultato pieno è pressoché indispensabile, ma bisogna fare i conti con una Dinamo tutt’altro che arrendevole nonostante lo shock del gioco precedente. Vlasov segna il muro dell’1-4, ma lo imita Ricci e il divario viene annullato (4-4). Le cose si complicano terribilmente quando Kooj fa male dai nove metri (13-16) e quando Berezhko non sbaglia l’occasione del 16-19. Vietato mollare: gli errori del numero 9 ospite e di Kruglov, uniti alla vena dei due serbi, rimettono tutto in discussione (19-19). Sempre Kruglov non trova le mani del muro e Perugia opera il sorpasso. Il finale è di quelli da incorniciare: Bata segna il 22-21, mentre i tre muri finali, uno dietro l’altro, sono di Leon, che risolve la partita nonostante non fosse nella sua serata. Ad imprecare, comprensibilmente, sono Kooj e Kruglov (2 volte).

SIR COLUSSI SICOMA PERUGIA – DINAMO MOSCA = 3-0

(25-23, 27-25, 25-21)

PERUGIA: Atanasijevic 18, Leòn 18, Lanza 5, Podrascanin 5, Ricci 4, De Cecco, Colaci (L1), Hoogendoorn, Della Lunga, Seif, Piccinelli. N.E. – Galassi. All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.

MOSCA: Kooy 19, Kruglov 8, Berezhko 7, Vlasov 3, Shcherbinin 3, Grankin 3, Chanchikov (L1), Ostapenko, Kovalev, Bezrukov. N.E. – Markin, Eremin (L2). All. Boris Kolchin e Iurii Lisitskii.

Note – Spettatori 3’256.

Durata dei set: 28’, 31’, 27’.

Arbitri – Lucian Vasile Nastase (ROU) e Roy Goren (ISR).

COLUSSI (b.s. 16, v. 3, muri 8, errori 10).

DINAMO (b.s. 19, v. 6, muri 5, errori 8).

Enrico Fanelli – TifoGrifo.com

Scritto da
il 22/11/2018.
Registrato sotto PALLAVOLO, Primo Piano.

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