La Grifo a Venezia per il colpo esterno
Scritto da Redazione il 24/01/2015
La squadra femminile biancorossa non vince in trasferta dal 2 novembre (1-0 contro il Bearzi). Il tecnico Valentina Belia: “E’ un trend negativo che va interrotto”
La Grifo Perugia vuole dare continuità alla vittoria casalinga contro il Gordige e soprattutto ritrovare i tre punti lontano da casa. La trasferta contro il Net.Uno Venezia Lido sembra l’occasione giusta per interrompere un trend negativo che dura dal 2 novembre, giorno dell’ultimo successo in campo esterno (1-0 al Bearzi). La formazione veneta, del resto, tra le mura amiche ha sin qui ottenuto solo tre punti ed è reduce da ben quattro sconfitte consecutive. “Sulla carta – ci tiene a precisare il tecnico biancorosso Belia – pare essere una gara alla nostra portata, ma io non mi fido ed ho chiesto alle ragazze massima concentrazione. Affronteremo un lungo viaggio in pullman e da quanto ci è stato riferito non troveremo un campo nelle migliori condizioni”. Chissà se di fronte ad un ritrovato successo esterno, la Grifo non possa tornare a cullare sogni di promozione? “Per quanto mi riguarda il discorso è chiuso. Il distacco dalle prime è importante e credo incolmabile, visto il livello del campionato. Noi adesso dobbiamo pensare a migliorare, a far crescere qualche ragazza giovane, in modo da poter ripartire il prossimo anno con le idee più chiare e con una buona base”.
CAPITOLO FORMAZIONE – A Venezia, Valentina Belia non potrà contare sulle infortunate Ricci e Ceccarelli, sull’influenzata Monetini e sull’indisponibile Cianci. Si rivedrà, dopo quattro mesi di assenza, il terzino Lucia Bianchi. Per il resto, spazio al consueto 4-3-1-2, con Narcisi dietro Marinelli e Fiorucci Giulia. In mezzo, probabile trio composto da Brozzetti, Fiorucci Corinna e Natalizi. Dietro, Saravalle e Bordellini saranno i centrali, mentre sugli esterni si candidano Ferretti e Montero.
ARBITRO – A dirigere Net.Uno Venezia Lido – Grifo Perugia sarà Giulio Bonaldo di Conegliano, coadiuvato dagli assistenti Alessio Soccio e Benito Mazzeo di Mestre.
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