Karate all’istituto Don Guanella
Scritto da Redazione il 10/03/2015Iniziativa dell’Acsi Umbria e del direttore don Matteo Rinaldi
Un pomeriggio indimenticabile all’Istituto Don Guanella di Montebello dove alcuni tecnici e atleti di varie fasce di età dell’OAM Italia asd, si sono esibiti in un’articolata performance di karate seguita con entusiasmo da tutti gli ospiti della Struttura. Ma non solo. Al termine della dimostrazione, la lezione tenuta dal Maestro Alfredo Principato ha coinvolto una quarantina di diversamente abili che sono saliti sul tatami interagendo attivamente e relazionandosi con tutti i karateka presenti. Promotore di questa interessante iniziativa è stato il Direttore dell’Istituto, Don Matteo Rinaldi, che crede fermamente nelle potenzialità relazionali dello sport e nel suo ruolo di insostituibile veicolo di integrazione. L’OAM Italia asd, Associazione di Promozione Sociale, persegue da sempre questi obbiettivi nel campo delle Arti Marziali in perfetta sintonia con lo spirito che anima l’ACSI, l’Ente del CONI a cui è affiliata e non è nuova a questo tipo di esperienze, già portate avanti negli anni novanta con ventidue disabili mentali della Fortitudo Perugia. Da notare inoltre, a riprova di quanto la pratica marziale possa giovare ai portatori di hendicap, che due dei karateka che si sono esibiti al Don Guanella sono disabili: il piccolo Federico Duchi che ha partecipato a tutte le fasi dell’allenamento e la giovane Giulia Fodra, applauditissima esecutrice di un kata nel corso della manifestazione, entrambi atleti perfettamente integrati che partecipano con regolarità non solo agli allenamenti in palestra, ma anche agli eventi agonistici dell’ACSI Arti Marziali. Un rapporto dunque, quello intrapreso dall’OAM Italia asd con l’Istituto perugino, che è destinato a perdurare e ad ampliarsi. “In realtà – afferma il Maestro Principato – quello che noi possiamo dare è poca cosa rispetto a ciò che questi ragazzi sono capaci di trasmetterci. La loro grande carica di entusiasmo e di calore umano ci fa comprendere a fondo lo spirito originario e le alte finalità educative delle nostre discipline”.