In…sidecar – pensieri ed opinioni sul Perugia.  Alvini e il ritiro che si avvicina. Chi partirà col Mister? 

Riepiloghiamo: hanno salutato Minelli, Crialese, Monaco, Moscati, Favalli e Minesso. Sembra anche Di Noia mentre la situazione relativa a Rosi e Falzernano è ancora da valutare. In compenso dovrebbe arrivare Donnarumma. Almeno così riporta Alfredo Pedullà. È un buon portiere?

È da parecchi anni che non è titolare. Nelle ultime stagioni si è goduto le partite del Milan da spettatore non pagante. Potrebbe rappresentare un azzardo. 

Un po’ come capitato ai tempi di Rosati. Quello del portiere è un ruolo delicato. Non si può sbagliare. In soldoni Donnarumma è un buon portiere. Il campo dirà se è quello che serve al Grifo, ma è da anni che ormai non percepisce più quelle determinate sensazioni che si accompagnano alla titolarità. Meglio puntare su altri profili. 

Esatto. Poi magari Donnarumma fa come Mazzantini. Salutato l’Inter dove faceva la riserva di Pagliuca si è consacrato a Perugia. 

Quella la speranza. La certezza, come dici tu, è che non gioca da anni. Di Ghion abbiamo già parlato. A proposito potrebbe sfumare. Si parla di Lisi, terzino del Pisa. Di Aristidi Kolaj che mi dici? 

Durante lo scorso campionato ha realizzato sei reti con la Pro Patria. Basta per esaltarci? Dico di no. È un calciatore di prospettiva e continuo a pensare che possa rappresentare un buon innesto per la panchina.  Non può rappresentare il punto di riferimento per l’attacco. 

Chi confermeresti in attacco? 

Avrei tenuto Minesso. Sicuramente terrei Murano. Per Vano ho come la sensazione che possa esplodere e che possa far parte di quei calciatori emersi tardivamente. Come Toni, Silenzi, Hubner per esempio.

O magari non esploderà affatto e sarebbe un peccato dato il potenziale fisico a disposizione. Secondo te Alvini è preoccupato?

Mancano ancora una decina di giorni. Mi auguro possa partire per il ritiro con qualche certezza in più. 

E che magari non trascorra le serate in ritiro con la chitarra canticchiando un bel motivetto di Gino Paoli. Come faceva? Ah, si. Eravamo quattro amici al bar… Accosta il sidecar, l’unica certezza in questo momento è che ho bisogno del solito caffè. Al solito bar, naturalmente.