In… sidecar- pensieri ed opinioni sul Perugia. Il Grifo ha paura, la classifica piange. La salvezza è l’obiettivo
Scritto da Redazione il 05/07/2020
Altra sconfitta pesante, non resta che pensare alla salvezza e ad archiviare quanto prima una stagione estremamente deludente.
Qualcuno dalle parti di Pian di Massiano starà toccando ferro dopo il tuo ultimo “Grifo in analisi”. Soprattutto ripensando a Nevio Scala…
Scala è, almeno secondo me, uno degli allenatori più bravi che il calcio italiano abbia sfornato. Dopo l’esperienza sfortunata di Perugia, si è laureato campione del mondo col Borussia Dortmund. E come dimenticare il miracolo Parma?
Anche Cosmi è un eccellente allenatore, ma il suo rendimento rispetto a quello di Oddo è peggiorato. Ha ereditato una squadra in zona playoff, ed ora è a +4 dai playout. Il Perugia segna meno, ma subisce puntualmente gol.
Serve tranquillità, ecco qual è la migliore medicina. Contro il Pordenone il Perugia avrebbe meritato un altro risultato. Sfortuna come i legni di Nicolussi Caviglia e Carraro, più gli errori dell’arbitro Camplone hanno compromesso la partita.
Ma gli errori di squadra restano, e sappiamo bene che la sfortuna non dev’essere un alibi. È anche giusto sottolineare che per la legge di Murphy se molte cose possono andare male, andranno tutte male nello stesso tempo.
Io credo poco alla sfortuna, o meglio, credo che, anche per via della malasorte, il Perugia abbia perso contro il Pordenone. Ma anche e, soprattutto, per demeriti propri.
Spiegati meglio, sono curioso.
Se ti fanno due tiri in porta e becchi due gol, vuol dire che la fase difensiva non funziona alla perfezione. Troppa libertà nei cross concessa ad una squadra forte fisicamente come quella di Tesser.
E poi non possiamo dimenticare qualche errorino nella costruzione della squadra.
In merito alla rosa, penso a calciatori come Balic e Fernandes che non hanno reso, e ai calciatori presi per migliorare la situazione. Da Greco, che giocava poco a Cosenza, a Benzar. Ma ormai è fatta.
Anche in attacco non si segna più. Iemmello è sparito, ma è anche vero che lui ama giocare con trequartisti alle sue spalle, piuttosto che con un’altra punta accanto. Mechiorri-Buonaiuto bravi nei movimenti, ma troppo larghi e tanto lontani dalla porta. In area serve presenza.
Quattro gare, due trasferte, Pescara, Cosenza, poi Cremonese in casa, quindi Chiavari. Bisognerà vincere, altrimenti si fa dura. Questa squadra è stata costruita per ben altri obiettivi.
Brutto calendario, ma non possiamo, né dobbiamo disperare. Bisogna solo salvarsi. Poi si penserà al futuro.
Raffaele Garinella-TifoGrifo.com