In…sidecar- pensieri ed opinioni sul Perugia. A Mantova uno schiaffo a mano aperta: cinque dita stampate sul volto del Grifo. Resettare tutto e vincere contro la Fermana

Dopo la cinquina di Mantova si è tanto discusso. Cosa potremmo aggiungere? 

Che questa squadra resta buona, a patto che la si lasci lavorare con serenità. Non è lo squadrone ammazza-campionato, e solo chi è a corto di conoscenza di Lega Pro avrebbe potuto ipotizzare una cosa del genere. 

Fiducia in Caserta? 

Massima! È un eccellente allenatore, ma se scegli una guida che pratica un determinato tipo di gioco, vanno scelti gli interpreti adeguati. Caserta non è un integralista del 4-3-3. Ama cambiare, il punto fermo è la difesa a quattro. Dimmi, secondo te, se volesse giocare a due a centrocampo chi affiancherebbe Burrai?

Kouan, Dragomir, Sounas tutte mezzali, mentre Vanbaleghem è da scoprire. I video sono positivi, bisognerà vederlo sul campo. Melchiorri e Falzerano esterni d’attacco? 

Diciamo che Elia e Minesso potrebbero rappresentare le scelte future. Anche in quel settore vedo carenze. 

Ma è pur vero che anche le altre squadre si fermeranno. 

Non è questo il punto, ed ho spiegato il mio pensiero ad un amico che ieri mi chiedeva dell’Alessandria che, aprendo una parentesi, ha perso contro il Novara. La domanda da porsi è la seguente: in Lega Pro bisogna arrivare primi, la lotteria del playoff è estremamente complessa. Alla luce di questo, può il Perugia attuale pensare al primo posto? 

Bella domanda, difficile rispondere. Secondo me è improbabile, ma è bene non pensarci. Come dici tu, bisogna lasciar lavorare serenamente Caserta e, soprattutto, vincere contro la Fermana. Domenica il mister potrebbe, per esempio, valutare altre soluzioni tattiche. Se il 4-3-3 non rende, giusto che cambi.

Se il Grifo non vincesse neanche contro la Fermana in casa, con tutto il rispetto per Neglia e compagni, allora sarebbe meglio archiviare qualsiasi discorso ambizioso. 

Capitolo Comotto: come giudichi la conferenza del direttore generale? 

Non credo abbia aggiunto nulla a quello che già si sapeva. Avrei avuto piacere di sapere come mai Caso e Calvano non sono stati presi, visto che uno è rimasto a Genova e l’altro è finito a Trieste. Calciatori che avrebbero fatto parecchio comodo a Caserta. Avrei chiesto lumi sull’importanza di Bianchimano che, a quanto pare, si è palesata negli ultimi giorni di mercato, visto che il calciatore aveva un biglietto di sola andata per Vercelli. O magari qualcosa sulla deadline relativa alle cessioni che, come avrai visto, è andata per le lunghe. 

Hai la sensazione che qualcuno sia rimasto controvoglia? 

Al momento parlano i fatti, e chi è rimasto è chiamato a dare di più. A maggior ragione dopo la retrocessione dello scorso agosto. E non credo che debba essere Caserta a caricarsi la croce sulle spalle.

Redazione