Il Perugia verso Livorno al gran completo e Oddo è concentrato: “Al mercato ci penso dopo la partita”. Formazione, probabile 4-3-2-1
Scritto da Redazione il 30/08/2019Il mercato può attendere. Già, perché nonostante circolino dei nomi in grado di scaldare la piazza (ricordiamo che in ogni caso è l’atto delle firme a sancire la chiusura di una qualsiasi trattativa) il pensiero di Massimo Oddo e di tutto il suo staff è sul match di domani sera a Livorno, che si prefigura come un vero e proprio esame. La squadra degli ex Breda, Mazzeo e Zima ha palesato alcune difficoltà in questo inizio di stagione (la sconfitta all’esordio a Chiavari ne è la prova) ed i Grifoni dovranno mostrare la giusta maturità per uscire dal Picchi con dei punti e proseguire dunque il cammino intrapreso fino a questo momento. Il clima che si respira è quello di fiducia e di giusta tensione per un motivo particolare: tutta la rosa è a disposizione e saranno in 23 a salire sul pullman, compreso Kouan che rientra dalla squalifica e il terzo portiere Ruggiero. Nessun volto nuovo dunque, come del resto era nelle previsioni, ma la consapevolezza di essere competivi e di poter fare risultato.
Mister, cosa ti aspetti di positivo e da migliorare?
Mi aspetto sempre propositività e di andare in campo per vincere. Non dovranno esserci altri risultati. Ogni partita è una storia a se e i ragazzi dovranno essere intelligenti a capire i momenti della partita adattandosi ad ogni evenienza. Abbiamo in testa un certo tipo di partita che però in corso d’opera potrebbe anche diversa.
Quali possono essere le giuste soluzioni per affrontare questa partita?
Un allenatore pensa a tutto e a ciò che può essere migliore. A volte ci si azzecca e a volte no. Bisogna preparare bene la partita in settimana ed essere bravi a correggere quello che non va. Domani vedremo l’assetto migliore per la squadra
Che può essere quello con i due trequartisti….
Si, come del resto altri. L’importante è sarà occupare al meglio gli spazi in campo
Che tipo di squadra speri di vedere in questo campionato, specie come atteggiamento?
La mia idea è quella di vedere lo stesso Perugia sia in casa che fuori. La storia del calcio e quella mia personale mi fanno pensare che inizialmente cerchi di giocare in avanti per poi ritrovarti a difendere, magari perché gli altri sono stati più bravi. Il Chievo ad esempio, con quelle palle lunghe, ci ha costretto ad abbassarci ma noi siamo stati bravi a soffrire
La tua squadra sta benone fisicamente, merito di chi?
C’è un preparatore atletico molto bravo, che ho scelto perché capisce anche di calcio ed è un allenatore in campo. È molto importante capire cosa vuole il mister. Per ora stiamo bene, ma di sicuro arriveranno momenti anche negativi sul piano fisico perché sono inevitabili, ma è chiaro che vogliamo far rispecchiare in campo ciò che facciamo in questo ambito
Una curiosità. Come vi coordinate voi dello staff tecnico?
Ho il supporto sia del mio secondo che quello di Stefano Fiore e nell’arco di una partita credo sia importante. Noi di dividiamo i compiti: io sono preso più dalla zona palla e magari fatico a vedere altre situazioni. Per questo c’è il mio vice. È un lavoro di staff a 360 gradi e la novità è che si può comunicare, cosa che avviene nel football americano. È lo sport più seguito al mondo e dobbiamo prendervi esempio
Ci stai pensando al mercato in questi giorni? Per fortuna ne mancano solo tre…
Ci penserò domani dopo la partita. Sono concentrato su di essa, non voglio commettere l’errore di pensare ad altro. Sappiamo che quello di domani è un passaggio importante e dobbiamo rimanere con i piedi per terra perché è facilissimo fare dei passi indietro. Dobbiamo dare tutto, non siamo fenomeni ma una buona squadra che può diventare ottima. Dipenderà solo da noi. È il lavoro che ti fa fare il salto di qualità
Quanto sei contento di stare qui da uno a dieci?
Dieci, sennò non sarei venuto. Presidenti e direttori possono dire quello che vogliono, ma conta quel che senti quando incontri una persona. L’empatia è fondamentale e ho trovato dirigenti con una grande passione
Per concludere, quali sono i punti forti e deboli del Livorno?
I punti deboli sono il fatto che non hanno ancora fatto gol e vinto una partita, quelli forti la nostra possibile troppa esaltazione.
FORMAZIONE, ODDO CAMBIA ANCORA? – Contro il Chievo il tecnico biancorosso aveva in un certo senso sorpreso tutti, scegliendo la formula con il doppio centravanti, ma contro i labronici potrebbe diciamo ritornare all’antico. Questo almeno è quanto è stato possibile intuire al termine della rifinitura che ha preceduto la conferenza stampa. L’idea sarebbe quella di non dare punti di riferimento ad un avversario che si schiererà presumibilmente con una difesa a tre piuttosto statica ed ecco che potrebbe tornare in auge il famoso “albero di Natale”. Tradotto in soldoni le conferme sono attese in difesa (Rosi, Gyomber, Angella e Di Chiara) e a centrocampo (Falzerano, Carraro e Dragomir), mentre verrebbe ripristinata la coppia di trequartisti Capone e Fernandes alle spalle di Iemmello.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com