Il Perugia torna alla vittoria, 3-1 al Cittadella. Tutti i grifoni corrono ad abbracciare Camplone.
Scritto da Redazione il 28/12/2014Non è stata una delle migliori partite del Perugia, ma i grifoni l’hanno vissuta intensamente e, come ha detto Camplone, ci hanno messo il cuore. Dopo la sbandata di Carpi e la messa in discussione del tecnico, la reazione c’è stata, anche se più sul piano nervoso che su quello della lucidità. Che tutti si stessero giocando tutto, ma soprattutto Andrea Camplone, lo dimostra il fatto che a fine partita i giocatori in biancorosso sono corsi ad abbracciarlo. Le prossime mosse della società, e in particolare il mercato, ci diranno quanto è solida e di prospettiva agli occhi e nel pensiero di Santopadre la ri-legittimazione odierna, sul campo, dell’allenatore pescarese. Ad oggi, comunque, la vittoria contro il Cittadella rimette in carreggiata il Perugia, addirittura proiettandolo ad un soffio dalla zona play off. La partita nel primo tempo è stata bruttina e tatticamente bloccata, ed è uscita dai binari dello 0/0 solo grazie alle giocate di Lanzafame, l’unico nel Grifo, in questo momento, capace di creare superiorità numerica nei pressi dell’area avversaria. Il raddoppio di Fossati a inizio ripresa (dopo una pregevole azione di prima) ha messo il Perugia in condizione di sfruttare gli spazi e provare a chiuderla, ma il solito mezzo errore in fase difensiva (rinvio sbagliato) ha causato un rigore per il Cittadella. Anche stavolta Provedel ha respinto il tiro di Coralli ma, come già contro il Pescara, la ribattuta a rete (nella circostanza dello stesso Coralli) ha punito il Perugia. Partita riaperta, sofferenza, nervosismo, paura grossa, perché in ballo c’era tutto quel che si sapeva. L’uscita di Parigini sostituito da Vinicius ha ridisegnato il Perugia. 5/3/2, anziché il 4/3/3 di partenza, con Vinicius e Crescenzi laterali di centrocampo a ripiegare in fase di non possesso. Ha rischiato poco il Perugia, ma il ricordo della beffa finale col Pescara e il Natale difficile trascorso a leccarsi le ferite di Carpi, non hanno fatto stare tranquilli fino alla fine i grifoni e i loro tifosi. Il gol del 3-1 di Verre è arrivato solo negli ultimi secondi della partita, ma è stato ugualmente importante perché ha permesso ai grifoni di liberarsi mentalmente da un macigno. Tutti a correre verso la panchina, tutti a sostenere Camplone. Basterà?
Daniele Orlandi -Agenzia Stampa Italia