Il Perugia ritrova la vittoria casalinga in campionato dopo 162 giorni
Scritto da Simone Angelini il 27/09/2016Finalmente! E’ quanto gran parte del pubblico di fede perugina ha esclamato al triplice fischio del direttore di gara Ivano Pezzuto della sezione di Lecce, che ha sentenziato per la prima vittoria stagionale dei biancorossi edizione 2016-2017. Dopo un inizio di torneo a dir poco deficitario dal punto di vista dei risultati, con una dicotomia stonante rispetto ad un calcio di buona qualità che avrebbe meritato di raccogliere più frutti in virtù di quanto proposto sul rettangolo verde di giuoco, è la “zuccata” di Nicastro (al secondo centro consecutivo) a gonfiare il sacco per la prima gioia dell’anno calcistico a sette giri di lancetta dal novantesimo. Il Perugia, nella prima frazione di gioco, ha palesato scricchiolii sostanziali dal punto di vista delle certezze su cui erano state poggiate le fondamenta del nuovo corso targato Cristian Bucchi; il 3-5-2 scelto dal tecnico (?) non ha sortito gli effetti sperati, palesando poca fluidità di manovra, nel palleggio ed una inconsistenza nel creare azioni offensive degne di nota. Al rientro dagli spogliatoi il ritorno alle origini del 4-3-3, pur non con una qualità di calcio eccelsa rispetto alle scorse giornate, e soprattutto l’inserimento di Nicastro hanno fatto si che il Grifo trovasse la stoccata vincente che ha dato vita alla prima agognata affermazione nel torneo corrente. L’ultima vittoria nel campionato di Serie B fra le mura amiche risaliva allo scorso 16 Aprile, quando i biancorossi dell’ex tecnico Bisoli avevano avuto la meglio rispetto all’Avellino (va comunque considerato che nei mesi estivi non sono state giocate partite, ndr), ovvero 162 giorni orsono. Un sospiro di sollievo per il Perugia, che da Frosinone in avanti dovrà cominciare il suo vero cammino scrollandosi di dosso i fantasmi reconditi evinti ieri sera e ricominciando a ripercorrere in buona parte la strada del proprio canovaccio su cui si è ispirata la nuova gestione. La solidità difensiva ha permesso di chiudere a zero la casella delle reti al passivo, ora c’è da aspettarsi uno scatto in avanti anche per quanto attiene il reparto offensivo. Sei gare in cui il Grifo non ha mai segnato più di una segnatura nella medesima contesa, evidenziano una preoccupante sterilità offensiva che va presto risolta per aspirare alle mire ipotizzate e desiderate dal presidentissimo Santopadre e dal direttore Goretti in sede di costruzione della rosa.
Simone Angelini – TifoGrifo.com
Foto: Fabio Arcangeli