Il Perugia regge solo un tempo poi cede al Pescara nel primo round dei playout. Ora è durissima

 

Chiariamolo subito: di questo passo le speranze di rimanere in serie B sono poche se non nessuna. Non servono giri di parole per commentare l’ennesima figuraccia del Perugia, che all’Adriatico, dopo un primo tempo dignitoso, si è fatto letteralmente travolgere da un Pescara che ora vede da vicino il traguardo. I biancorossi hanno ancora dimostrato, oltre che di non essere un gruppo omogeneo, di non reggere i 90′: questo nel calcio moderno non può che essere un peccato madornale. Ora si fa durissima: per centrare l’obbiettivo senza ricorrere a supplementari ed eventualmente ai rigori gli uomini di Oddo dovranno vincere venerdì prossimo con due reti di scarto. Per riuscirci serve essere al top fisicamente e mentalmente ma ad oggi ciò sembra pura utopia, a soli quattro giorni dal secondo e decisivo round al Curi. Speriamo naturalmente di essere smentiti.

 

ODDO SORPRENDE TUTTI – Massimo Oddo, per forza di cose tra gli osservati speciali, sceglie un sistema di gioco date le assenze in difesa (Angella è in tribuna, si valuta il ricorso in vista del ritorno) e alcuni giocatori non al meglio sotto il profilo fisico (Melchiorri e Buonaiuto), se la gioca con il 3-5-2, con Rosi, Gyomber e Sgarbi in difesa; Mazzocchi, Falzerano, Carraro, Kouan (la vera novità della serata) e Falasco a centrocampo; Falcinelli e Capone di punta. Sull’altro fronte Sottil non snatura l’ossatura dei suoi, rispolverando nel 4-3-3 di partenza Campagnaro in difesa e affidandosi al trio Galano, Maniero e Pucciarelli.

 

PRIMA FRAZIONE, OCCHIO ALLE SECONDE PALLE – Il Pescara, sia quest’anno che lo scorso, ha dimostrato spesso una certa pericolosità sulle cosiddette seconde palle. E anche stavolta ha rischiato di far male, precisamente al 6′ con Masciangelo, che gira di prima intenzione verso la porta una respinta corta al limite, Vicario però si è mostrato all’altezza della situazione. I biancorossi si limitano a contenere e hanno una buona opportunità in contropiede al 19′ con Falzerano ma il centrocampista romano sbaglia l’ultimo passaggio e spreca tutto. Il numero 23 avrà modo di rifarsi al 39′ servendo su un piatto d’argento un pallone d’oro a Kouan che proprio non può fallire. 1-0 per il Grifo, che qualche minuto prima aveva preso un grosso rischio con Pucciarelli che aveva addomesticato un pallone a centro area spedendolo fuori di pochissimo.

 

SECONDO TEMPO, SPROFONDO (BIANCO) ROSSO – Nella seconda frazione viene fuori tutta la fragilità di una squadra che complessivamente lo è stata in rarissime circostanze in questa stagione. Il Pescara torna in campo trasformato e non appena alza i ritmi manda in bambola gli avversari. La prima avvisaglia si ha già al 53′ con un tiro di Pucciarelli che sfiora il sette, mentre la prima coltellata il Perugia la subisce al 58′: cross di Masciangelo e testa di Galano che in mezzo ai due centrali fa centro di testa. Vicario prova a salvare in rapida successione su Maniero e Scognamiglio, ma deve arrendersi al 68′: Falcinelli commette fallo di mano in area forse sul disturbo di un avversario e l’arbitro accorda il rigore ai biancoazzurri. Dal dischetto Maniero, uno che quando vede biancorosso si esalta, realizza. Si attende una reazione ma questa è inesistente: la girandola di cambi non porta a nulla e dunque termina 2-1 per gli uomini di Sottil che cercheranno di difendere questo prezioso vantaggio tra quattro giorni al Curi

 

 

Enrico Fanelli – TifoGrifo.com

Scritto da Redazione
il 10/08/2020.
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