Il Perugia chiude il trittico di ferro a Rimini. Baldini: “Cosa mi preoccupa? Il loro ambiente”
Scritto da Redazione il 22/09/2023
Il tour de force, finalmente, sta per concludersi. Il Perugia si appresta ad affrontare la trasferta di Rimini, ultima tappa del trittico di ferro, e si spera possa essere la giusta occasione per ritrovare il successo, ben sapendo che però le difficoltà non mancheranno. Si gioca sul campo sintetico e le condizioni atmosferiche potrebbero indubbiamente non essere favorevoli ma in settimana sono stati sicuramente presi gli accorgimenti possibili. I biancorossi sulla carta partono avvantaggiati avendo un tasso tecnico nettamente superiore e devono fare in modo che anche al Romeo Neri questi valori vengano fuori. Francesco Baldini, che farà svolgere la rifinitura a metà strada, ritrova Simone Santoro, ma dovrà ancora fare a meno di Yeferson Paz (il colombiano ha lavorato a parte con un vistoso tutore ad un ginocchio, ma per il Sestri Levante potrebbe farcela) e Jacopo Furlan. Le armi per “procurar battaglia” ci sono, bisogna riuscire ad utilizzarle nel miglior modo possibile.
Mister, a posteriori la partita con il Pontedera come l’hai vista?
Di solito sbaglio poco per quanto riguarda le analisi post gara. Abbiamo concesso pochissimo il primo tempo, nei primi 10′ della ripresa siamo stati “diversi” poi abbiamo accelerato. Potevamo anche meritare di vincerla perché il dato di pericolosità è stato sempre a nostro favore
Si giocherà sul sintetico. Quali possono essere le difficoltà?
Come sapete i giocatori non lo digeriscono benissimo, ma è bene che lo facciano. Oggi faremo la rifinitura a metà strada dove troveremo un sintetico, poi dovremo essere pronti a qualunque condizione
Quanto può influenzare nelle tue scelte questo tipo di terreno?
Ci sono giocatori che soffrono di questo. Stiamo valutando qualche ragazzo ma chi ha il minimo problemino non giocherà perché le difficoltà sul piano fisico aumenterebbero
Che avversario dobbiamo attenderci?
Il Rimini non è facile da affrontare perché ha cambiato quattro volte atteggiamento. Conosco bene l’ambiente perché vivo da quelle parti. Sono queste le cose che mi preoccupano di più. Mi sono concentrato però sulla nostra di squadra
Il ritorno di Santoro porterà un innalzamento del livello qualità. Quanto inciderà?
Ha fatto tre allenamenti di alto livello,ma naturalmente non basta. Con la testa però è rientrato nei ranghi. Ho chiamato il presidente e il direttore. È reintegrato al 100% ma giocherà quando in un periodo più lungo dimostrerà di voler aiutare questa squadra. La strada è quella giusta. Dobbiamo mettere in condizione alcuni giocatori come Simone, Torrasi, Paz, Dell’Orco e Ricci. Questi nomi cambiano gli equilibri di tutte le squadre di C
Quando incontrerete squadre che si chiuderanno quanto sarà importante un giocatore come Seghetti?
È molto più utile in contropiede, poi è bravo nell’uno contro uno. Sta svolgendo un ruolo di spaccare le partite, non ho dubbi che potrà giocare titolare in futuro. Ha la mia piena fiducia da quando l’ho visto per la prima volta
Vasquez quanto può contare nell’economia del gioco di questa squadra?
Tantissime persone mi dicono che non lo conoscono. Abbiamo riscontrato qualità incredibili di disponibilità per il gruppo. È un giocatore fondamentale e chi fa questi movimenti è destinato a fare gol, non c’è niente da fare
Come mai sembra vi esprimiate meglio fuori casa?
Se troviamo un avversario che gioca risaliamo le nostre qualità. Quando si chiudono dobbiamo avere pazienza, io per primo
Il 4-2-3-1 può essere una soluzione?
Di nascosto ci ho lavorato. Ogni allenatore deve avere un’alternativa. È una cosa che fa parte delle mie scelte, poi dobbiamo fare tante valutazioni. Se gioco 4-3-3 molti centrocampisti hanno speranze di giocare, in quell’altro caso starebbero fuori in sei
C’è qualche giocatore più indietro rispetto ad altri?
Ho un ballottaggio a metà campo. Rientra Lisi e gioca Vulikic. Altro non posso dire.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com
Scritto da 
