Il Perugia centra il primo obiettivo stagionale. Il successo figlio di gruppo compatto e unito, e di una panchina ricca di alternative di qualità e quantità. Breda collante straordinario.

Le alternative a disposizione di Breda sono importanti, determinanti, a maggior ragione in un campionato lungo e faticoso come quello cadetto. Senza la cosiddetta “panchina lunga”, si percorre poca strada. Si pensi a Germoni, entrato a partita in corso, praticamente a freddo, per sostituire l’infortunato Pajac, a cui auguriamo una rapida ripresa dell’attività agonistica. Germoni, scuola Lazio, dopo un primo tempo di studio, assolutamente necessario per il fisiologico rodaggio, ha sfornato una prestazione maiuscola. Il merito è di Breda, collante straordinario, guida sempre più determinante di un gruppo unito e compatto. Dicevamo dell’unità e della compattezza, ma non possiamo non citare la grinta e la determinazione, che hanno spinto il Grifo a ricercare la vittoria sin dalle battute iniziali. Quella di Diamanti, geniale nelle giocate, o di Samuel Di Carmine, in astinenza da gol, ma sempre e comunque fondamentale per l’equilibrio di squadra. Il bomber fiorentino tornerà presto al gol, ne siamo certi. La Cremonese, giunta in Umbria con defezioni importanti, Paulinho e Claiton dos Santos su tutti, ha eretto barricate, frantumate dall’ingresso di Cerri. Contro la potenza fisica del gigante di Parma, anche Tesser e il suo catenaccio, da fare invidia ai nostalgici di Trapattoni, hanno dovuto alzare bandiera bianca. Ha fatto pochissimo la Cremonese per meritare di tornare in Lombardia con punti in classifica. La sorte, più che generosa nella partita di andata,- si rammenti il rigore fischiato contro Mustacchio,-stava per concederle un altro prezioso dono, ma il guardalinee, seppur in clamoroso ritardo, ha giustamente annullato la rete in fuorigioco di Arini. Il centrocampista di Napoli, fino a quel momento si era notato solo per un look da fare invidia ai sex symbol delle soap opera sudamericane. Il Perugia ha poi controllato senza affanni la partita, anche se, come ha giustamente sottolineato Breda in conferenza stampa, il secondo gol avrebbe permesso al Grifo di avvicinarsi con maggiore serenità alla conclusione della gara. Poco tempo per gioire, martedì si avvicina a passo spedito, e la Pro Vercelli è squadra ostica da affrontare, a maggior ragione su un campo in sintetico. Breda può comunque dormire sonni tranquilli, la panchina è lunga e ricca di alternative di qualità e quantità. Il turnover è un’arma da sfruttare con intelligenza e saggezza, qualità che al tecnico trevigiano non mancano di certo.

Raffaele Garinella-Tifogrifo.com