Il pensiero di Raffaele Garinella
Scritto da Raffaele Garinella il 23/01/2019
L’Ascoli, prossimo avversario del Perugia, è da annoverare tra le compagini estremamente temibili, soprattutto tra le mura amiche. Il Picchio, tanto caro all’ indimenticabile Costantino Rozzi, al Del Duca ha collezionato una sola sconfitta.
Indipendentemente dal probabile arrivo di Amato Ciciretti,-molto vicino secondo l’esperto giornalista Alfredo Pedullà-, i bianconeri hanno le carte in regola per disputare un buon campionato. Da Troiano a Cavion, passando per Addae ed Ardemagni, si tratta di calciatori esperti, navigati, pronti per un campionato complesso come la serie B. E ben messi in campo da Vivarini, tecnico competente e preparato.
Il Perugia, dal canto suo, viene da una sconfitta casalinga, che mancava dalla gara contro il Carpi, e da un periodo per nulla brillante. Medicine da suggerire a Nesta non ne abbiamo. Chi meglio dell’allenatore conosce i suoi calciatori? Nessuno, naturalmente, e non si tratta di un inganno, di un sottile tranello come quello di Ulisse verso Polifemo.
Nessuno, punto. Semplicemente perché l’allenatore lavora con i suoi ragazzi ogni giorno. La formazione che scenderà in campo sabato prossimo vedrà-molto probabilmente- Falzerano dal primo minuto. Scelta condivisibile, sia per l’esperienza del centrocampista, sia perché l’ottimo Dragomir ha bisogno di rifiatare.
E Nesta, almeno secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe far rifiatare anche Vido, apparso non al meglio contro il Brescia. Il numero 10 biancorosso merita la Nazionale? Per la risposta, rivolgersi a Roberto Mancini. Non siamo così arroganti da sostituirci all’attuale Commissario Tecnico.
Potremmo limitarci a scrivere che ad Ascoli vorremmo ritrovare il Vido di inizio stagione. Anche Nesta, probabilmente, dato che,-sempre secondo alcune indiscrezioni-, a far coppia con Sadiq potrebbe esserci Han, calciatore che con la propria Nazionale ha appena disputato la coppa d’Asia.
Su Han potremmo aggiungere che ci piacerebbe ritrovare-magari proprio ad Ascoli- quello della scorsa stagione. Rapido, scattante, potente. Tempo al tempo, troppe variabili da considerare per evitare di incappare in un’analisi inadeguata.
Per esempio, dovremmo ricordare gli infortuni patiti dallo stesso attaccante nordcoreano, non proprio fortunato, o le fatiche di Vido, che tra campionato ed Under21 ha praticamente giocato tutte le partite. Non sono bionici, ed un periodo di appannamento è più che fisiologico. Ecco dunque, il tempo, da non perdere, naturalmente. Tra poco più di una settimana, il calciomercato volgerà al termine.
È arrivato Carraro, un mediano, o meglio, un regista. Probabilmente uscirà uno tra Bianco o Bordin. E Moscati? Dipende, aggiungiamo con sorpresa. È un calciatore che ha sempre fatto bene. Affettivamente dispiacerebbe perdere un protagonista della promozione in serie B.
La domanda è questa: in caso di addio di uno dei due registi, uscirà anche Moscati? Difficile, a questo punto. Come sempre il mercato riserverà i colpi migliori alla fine, ed il Perugia sarà pronto a fare la sua parte. A Babbo Natale non possiamo domandare nulla. Fonti certe ci informano del suo ritorno nell’antica Myra, oggi Demre.
Troppo tardi per le letterine, ma non per il mercato. Cosa potremmo desiderare sul fil di lana? Non basta il pensiero, meglio un centravanti, tenendo ben a mente che solo secondo Shakespeare non c’è mondo aldilà delle mura di Verona. Per tanti altri, il Paradiso potrebbe essere Perugia.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com