Il pensiero di Raffaele Garinella. L’incertezza di Rosi non piace ai tifosi. Un matrimonio più complicato di quello di Renzo e Lucia
Scritto da Raffaele Garinella il 02/02/2019
Il nome di Aleandro Rosi circola a Perugia dal mese di novembre. Il calciatore, attualmente svincolato, è stato sondato dai Grifoni in tempi non sospetti. Nesta ha individuato-da ex difensore-il tallone d’Achille della squadra biancorossa, capace di disputare un ottimo girone di andata, nelle fasce laterali. Un campanello d’allarme suonato per permettere alla società di intervenire tempestivamente durante la finestra di mercato.
Rosi ha ringraziato e declinato, con la promessa di riparlarne in tempi più maturi. Magari avrà risposto con un tipico “Ci devo pensare”, che tanto somiglia alle repliche degli innamorati tra i banchi di scuola. A differenza di un banale pezzo di carta con i vari si, no e forse, il Perugia ha messo sul tavolo un contratto di due anni con opzione per il terzo.
Il Grifo ha compreso il profondo desiderio del calciatore di misurarsi ancora in serie A. Purtroppo per lui-e ce ne rammarichiamo- ad oggi non si è concretizzato nulla. Si è parlato di un interessamento del Chievo Verona, e di altri rumors che conducono ad Empoli e Bologna.
Il Perugia è sempre lì, in attesa di comprendere quale risposta riceverà dall’amato. Intanto sul web-basta leggere i vari commenti- c’è chi si lamenta dell’atteggiamento di Rosi, reo, sempre secondo alcuni, di considerare la proposta del Perugia come un’ultima spiaggia.
La verità la conoscono a fondo solo i protagonisti. È chiaro che se le premesse fossero queste, l’avventura in biancorosso di Rosi, partirebbe con il piede sbagliato. Alla prima partita sotto tono, qualcuno potrebbe storcere il naso, e paragonare Rosi ad uno sposo condotto all’altare sotto la minaccia di un carro armato.
Si tengano bene a mente le parole di Oscar Wilde, e si ricordi che peggio di un matrimonio senza amore, c’è solo un matrimonio in cui c’è amore da una parte sola. Rosi è un uomo di calcio, ha esperienza e qualità. Potrebbe fugare ogni dubbio procurandosi una maglia del Perugia. Guardi attentamente il Grifo cucito sul petto, lo accarezzi pure.
Si affidi alle sensazioni, e comprenderà immediatamente se si tratta di vero amore oppure, per citare l’indimenticabile Massimo Troisi, di un calesse.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com