Il notiziario del Grifo: proseguono le prove anti Como. Guberti ancora a parte, per lui al massimo panchina

Seduta pomeridiana da poco terminata per il Perugia. Poche sono le novità di rilievo emerse rispetto a ieri, con Guberti che ha proseguito il lavoro differenziato insieme ad Alhassan, con una variante che però potrebbe lasciare aperto qualche piccolo spiraglio: l’uso del pallone. Tuttavia l’esterno di attacco, reduce dalla “grazia” di Tavecchio, andrà al massimo in panchina visto che mister Bisoli preferisce lanciare dall’inizio giocatori che sono supportati dalla miglior condizione possibile o quasi. Dopo un breve rischiamo atletico e alcuni schemi offensivi ecco le prove tattiche; da queste si è evinto che la formazione anti Como è praticamente fatta: Rosati in porta; Del Prete, Volta, Belmonte e Alhassan in difesa; Zebli, Taddei e Della Rocca a centrocampo; Drole, Ardemagni e Parigini davanti. Nel corso della partitella il tecnico ha mischiato un po’ le carte cambiando un paio di elementi, ad esempio inserendo con la squadra con le pettorine gente come Zapata e Rizzo, probabilmente con lo scopo di provare delle soluzioni alternative visto l’elevato numero di diffidati e le partite ravvicinate (si giocherà poi martedì 19 con il Vicenza e domenica 24 nel posticipo delle 17:30 con il Pescara). Ma oramai le scelte sono fatte e i dubbi, semmai ce ne fossero, verranno sciolti nella rifinitura in programma domattina alle 10:30 che precederà la partenza per la città lariana. Capitolo mercato: mentre è ancora in stand by la situazione Marilungo così come quelle per Rolando Bianchi e Bolzoni (quest’ultimo l’obbiettivo più vicino), non si farà lo scambio tra Lanzafame e Molina. Il Cesena, per bocca del direttore sportivo Foschi, non è interessato all’ex Juve (su cui preme forte l’Anorthosis) così come non è interessato a cedere il suo centrocampista. Più ingarbugliata la situazione relativa a Di Carmine: sulla punta cresciuta nel vivaio viola c’è mezza Lega Pro e qualche squadra di B. Santopadre lo ha dichiarato incedibile ma di fronte ad una buona offerta il discorso potrebbe cambiare.

Enrico Fanelli