Il Grifo sbanda a Bari, ma resta in carreggiata per la sconfitta del Foggia. Breda ancora alla ricerca di soluzioni meno precarie in difesa. Al San Nicola si esalta il solo Diamanti.
Scritto da Raffaele Garinella il 06/05/2018Il Perugia ha giocato bene solo per venti minuti, sfiorando la marcatura in almeno tre occasioni, ma poi? Se non è stata una resa poco ci è mancato, di sicuro è stata lasciata l’iniziative al Bari.
Pugliesi apparsi, almeno in questa fase della stagione, più pimpanti e, forse, pronti per le sfide da “dentro o fuori”.
Siccome gli spareggi promozione si avvicinano,- basta un punto per la matematica certezza,- conviene calarsi immediatamente nella nuova realtà che vedrà il Perugia scendere in campo sin dal principio. Quasi certamente la compagine di Breda parteciperà da ottava classificata, visto che sembra difficile, se non impossibile, scalare posizioni in graduatoria.
Se si guarda al recente passato, alle precedenti partecipazioni, il Perugia ha raggiunto posizioni di classifica più vantaggiose, ma ugualmente la conclusione è stata deludente.
Non è detto, dunque, che da ottavi non possano essere spareggi vincenti. Perché accada, evitando di fare la comparsa, il Perugia deve in primis rivisitare la fase difensiva.
Il reparto è in chiara difficoltà sui palloni aerei: cross e calci piazzati rappresentano quasi sempre un pericolo, un destino segnato in partenza, con ansie assortite, che non risparmiamo nessuno.
Ma se in difesa le cose non funzionano, l’infortunio di Bandinelli ha completamente stravolto gli equilibri a centrocampo, nonostante Diamanti come mezzala proprio al San Nicola abbia confezionato una prestazione da applausi.
Breda, perduti i vecchi equilibri, deve necessariamente trovarne di nuovi.
Senza Cerri, fermato da una improvvisa influenza, la manovra offensiva è apparsa lenta e perciò prevedibile, in pratica esaltando la difesa del Bari, in affanno quando il ritmo era incalzante.
Ancora due partite per studiare nuove soluzioni, poi dentro o fuori. Questa squadra ha dimostrato di essere bipolare, incapace di appropriarsi di un rendimento costante.
Bene, poi male, poi nuovamente bene, e, dopo Avellino, ad eccezione dell’exploit di Carpi, nuovamente risultati deludenti.
Un andamento a zig-zag.
Cosa c’è dietro l’angolo? Magari una nuova impennata. Sarebbe più che gradita dai tifosi che si sono riavvicinati alla squadra. Ipotizzando una proiezione, i playoff quasi certamente vedranno il Grifo impegnato in Laguna, dove sono naufragate definitivamente le poche speranze del Foggia.
Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi, prima di raggiungere la città di San Marco occorrerà ottenere i punti per blindare definitivamente gli spareggi..
Raffaele Garinella-TifoGrifo