Il Grifo presenta Formisano: “Bello confrontarsi con il Cesena, ma dobbiamo credere di poterlo battere”
Scritto da Redazione il 20/12/2023Come cambia il mercato?
Vengo dalla formazione, fatta da tappe conquistate con sacrificio. Quando non vieni da un contesto di spogliatoio fai fatica a trovare una possibilità. Sono stato fortunato in questo. Sono un ragazzo semplice che cerca di mettere in campo le proprie idee. Con il settore giovanile abbiamo fatto qualcosa di importante. Arrivo qui per mettere in pratica le mie conoscenze
È prontissimo per questo viaggio? Nei suoi principi tattici si riconosce in palladino?
So bene la responsabilità che mi è stata data e il peso della maglia. Perugia è morto di più di quel che riusciamo a vedere. Non ho nessun timore. Palladino? Ci conosciamo bene. Condividiamo alcuni principi di un’idea che vogliamo portare avanti come aggressività e dominio
Hai visto spesso la prima squadra. Qual’è la prima cosa che bisogna fare?
In primis bisogna ricordarsi da dove si è partiti e vale per tutti. Se non si approccia bene è un problema. E’ indispensabile ritrovare la leggerezza e libertà nel giocare
Abbiamo scoperto Seghetti. C’è qualcuno che può imitarlo?
È un ragazzo che ha iniziato da sotto età in primavera. Ha una forza interiore fuori dal comune. Siamo stati bravi e fortunati ad incontrarlo. Poi ce ne sono altri che stiamo costruendo. Nomi? Non ne faccio perché rischio di escluderne qualcuno
Che ne pensa della sua squalifica?
Che si tratta di un’assenza pesante in quanto è un calciatore forte e lo sappiamo
La curiosità riguarda il sistema di gioco. Come vede l’attacco del Perugia?
Ho le idee chiare in merito, ma non crediamo nei numeri che altro non sono che una rappresentazione statica nel gioco. A fare la differenza sono i principi. Questa è una piazza abituata a combattere e non può accettare di essere messa sotto. Tutte faranno la partita della vita, ma bisogna andarsi a prendere un sogno
Avrà subito un battesimo di fuoco. Quali sono le sue sensazioni
Come ha trovato la squadra?
Ci siamo guardati negli occhi e i ragazzi sanno bene cosa hanno sbagliato
Cosa le ha chiesto la società?
Di far migliorare questa squadra, che ha tanti ragazzi under che stanno vivendo un momento emozionale difficile ma lavorando a testa bassa possono gestirlo nella maniera migliore
La più grande fortuna degli allenatori sono i giocatori. Devi trarre il meglio dai ragazzi a prescindere dalle idee e dalle qualità. Il settore giovanile me lo ha insegnato.