Il Grifo in analisi-vi spiego perché la disfatta di Cremona può essere salutare
Scritto da Raffaele Garinella il 31/12/2018
Quattro pappine, quattro, come quelle che, per intenderci, rifilarono alla Longobarda del celebre Oronzo Canà.
Dorma pur sereno l’ottimo Nesta. Nessuno a Perugia lo aspetterà col fine di spremergli un pomodoro sul naso.
Applausi, e non pochi, questo merita il tecnico per l’ottima prima parte di stagione. Certo, l’anno si è concluso in malo modo. Un 4-0 contro un avversario tutt’altro che irresistibile, ha assunto le sembianze di una pena molto severa.
Talvolta è meglio perdere con un passivo pesante piuttosto che con una sola rete di scarto. La disfatta di Cremona ha messo in evidenza,-ammesso che ce ne fosse realmente bisogno-, le reali problematiche del Perugia.
Squadra giovane, bella, volenterosa, determinata, ma incompleta. Le fasce necessitano di qualche ritocco, così come l’attacco. E, perché no, anche il centrocampo. Una pedina per reparto, per non lasciare nulla al caso.
Manca un centravanti finalizzatore, abile nel capitalizzare al meglio la numerosa mole di gioco creata.
Sadiq, almeno per il momento, non sembra essere la soluzione. Non lo dice chi scrive, a parlare sono i numeri.
Aggiungerà qualcosa in più rispetto a Bianchimano dato in partenza? Lo scopriremo nelle prossime settimane.
L’augurio è che l’aria di Perugia possa trasformarlo in un panzer. Ma è una speranza, non una certezza assoluta.
Quelle corrispondono ai nomi di Donnarumma, Coda, Torregrossa, Mancuso, solo per citarne alcuni.
Sarebbe un peccato non intervenire adeguatamente sul mercato per completare una squadra che, in più di un’occasione, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo.
Certo, errori ne sono stati commessi, ma si tratta di peccati di gioventù. Ecco perché insistiamo con l’esperienza.
Non vediamo, al momento, giovani più bravi di quelli attualmente in rosa. Difficile trovare un altro Dragomir, un altro Kingsley, un altro Vido. Meglio sarebbe aggiungere un altro Melchiorri o un altro Bianco.
La sosta servirà per recuperare il vero Han e, forse, il vero Gabriel. La sua stagione, almeno fino a questo momento, è stata in chiaroscuro. Lecito attendersi molto di più da un portiere che ha conquistato la promozione in serie A in ben due occasioni, issandosi ad assoluto protagonista.
L’anno che sta arrivando,-come cantava Lucio Dalla-, tra un anno passerà. Sarebbe un peccato rimpiangere occasioni perdute.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com