“Il Grifo in analisi”, speciale derby!
Scritto da Raffaele Garinella il 22/11/2017Le notti prima dell’esame-derby: le diverse strategie di Breda e Pochesci. La partita a scacchi che precede quella vera. Le ricadute psicologiche che verrano.
Se un calciatore del Grifo non trovasse motivazioni in una partita come quella contro i rossoverdi, farebbero meglio a cambiare mestiere. Si tratta di una partita da preparare come le altre, “normale” verrebbe da dire, ma è evidente che non si tratta di un avversario qualunque. Conterà il risultato più di ogni altra volta, non certo il bel gioco, lo spettacolo, il calcio-champagne. È vero: il derby vale sempre tre punti, come le altre partite, ma allo stesso tempo, il risultato può influire sulla psicologia della squadra, perché può dare o togliere punti nelle gare successive. Il Perugia ha un organico superiore in termini di qualità rispetto a quello della Ternana. Su questo aspetto non esistono dubbi, ma, cosa assai importante da sottolineare, Pochesci è stato fino a questo momento abile maestro nel tirare fuori il massimo da un organico che non eccelle per qualità ma che nulla ha da invidiare a nessuna squadra in termini di grinta e cattiveria agonistica. Anche qui bisogna considerare, come eccessive aspettative da parte di Pochesci potrebbero produrre nei calciatori da lui allenati, una autostima esagerata che potrebbe influenzare negativamente le percezioni della realtà. Il successo potrebbe essere facilmente idealizzato e non reale. Meglio, sempre per rimanere in analisi, la strategia adottata dal Perugia, attraverso l’ausilio dei cosiddetti rinforzi, processi attraverso i quali viene indotta in uno o più soggetti, in questo caso i calciatori biancorossi, la comparsa di uno schema di comportamento agendo sulle sue conseguenze (positive o negative). Se utilizzato correttamente, il rinforzo concorre a suggerire un comportamento e favorisce l’apprendimento. Ed ecco come il ritiro ha influito in termini positivi, prova ne è stata la netta vittoria sul Carpi. La prosecuzione dello stesso non deve essere interpretato come una punizione ma come uno stimolo atto ad accrescere il desiderio e la volontà di proseguire sulla strada intrapresa. Un suggerimento a Breda potrebbe darlo Sun Tzu. Il tecnico trevigiano è stato a Terni, conosce i rossoverdi, dunque, come dice Sun Tzu, “se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia”. Breda conosce l’avversario, il clima di quella piazza e dunque…
Raffaele Garinella- TifoGrifo.com