Il Grifo in analisi – Perugia pronta ad accogliere Alvini ma è bene non dimenticare il passato. Da Bucchi a Caserta quante analogie
Scritto da Redazione il 20/06/2021C’era una volta la Maceratese di Cristian Bucchi. La squadra marchigiana disputò un ottimo campionato al termine del quale la dirigenza del Perugia si fece avanti per ingaggiare l’allenatore. La trattiva si sbloccò con un accordo di massima, e Bucchi fece ritorno a Pian di Massiano pronto a raccogliere applausi e consensi così come gli era capitato da calciatore.
Nessuno a Perugia etichettò Bucchi come persona poco corretta. L’allenatore avrebbe sposato un progetto ritenuto – da lui – più idoneo e congeniale per le proprie aspettative di carriera. Il calcio è anche questo. Lo stesso principio adottato da Fabio Caserta. La scelta di Benevento ha questa matrice e poco importa la militanza delle due squadre nella stessa categoria.
Il tempo e il campo, come sempre giudici supremi, stabiliranno se la decisione sarà stata, o meno, corretta. Caserta è ormai parte di un dolce passato. Piacevole da ricordare soprattutto per quanto di difficile ottenuto sul campo insieme a squadra e società. In medio stat virtus, al bando dunque esagerazioni di ogni genere. Il fascino di Perugia ha sempre albergato nell’elegante capacità di essere protagonista senza mai alzare la voce.
Il presente ha il volto di Massimiliano Alvini. Il suo calcio – per quanto visto a Reggio Emilia – è piacevole e propositivo, assolutamente equilibrato in entrambe le fasi e mai rinunciatario. Bisognerà naturalmente concedergli uomini adatti per sviluppare il proprio credo calcistico, altrimenti gli schemi Alviniani rimarranno efficaci solo sulla lavagna tattica.
Anche in questo caso parleranno tempo e campo, che stabiliranno, inoltre, se Alvini avrà retto alla pressione di una piazza importante come Perugia. Dubbio legittimo considerando le recenti dichiarazioni di Carmelo Salerno in merito alla fine del rapporto tra Alvini e la Reggiana.
Colpa delle troppe pressioni di Reggio Emilia originate da un biennio intenso in cui si sono alternate una promozione in Lega Pro – impresa non da poco, chiedere a Caserta – ed una retrocessione dalla serie B. Sequenza di eventi che ha interessato – nell’ordine inverso – anche Perugia.
Perugia concederà ad Alvini una nuova chance per misurarsi con la serie B. La speranza, naturalmente, è quella di poter godere della presenza dell’allenatore a Pian di Massiano per più di una stagione. Un nuovo inizio – l’ennesimo – con la speranza di poter ottenere continuità e di accantonare la spiacevole sensazione di aver aperto tante pagine senza aver mai terminato un libro.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com