Il Grifo in analisi – Perugia o Fusignano? Tra facili e prematuri entusiasmi Perugia saluta Caserta ed accoglie Alvini

Profeta è chi è dotato di proprietà divinatorie. Nel calcio questo concetto ben si sposa con la personalità di Giovanni Galeone, allenatore che in carriera vanta promozioni ottenute con Pescara, Udinese e Perugia, e tanto calcio champagne. 

A Perugia potrebbe diventarlo Massimiliano Alvini, osannato da qualcuno ancora prima di aver messo piede nel capoluogo umbro. In questi giorni all’ombra di Sant’Ercolano sembra di respirare la medesima aria che si respirava a Fusignano quando Arrigo Sacchi – che profeta e vincente lo è stato per davvero – conquistava il mondo in sella al Diavolo rossonero.

Alvini potrebbe realmente fare bene – questo l’augurio dei tifosi del Perugia – ma al momento bisogna necessariamente basarsi sui fatti e sulle ultime due stagioni. Una promozione in serie B con la Reggiana ed un solo anno in cadetteria culminato con un rapido ritorno in Lega Pro. Poco per esaltarsi. Il calcio insegna che la razionalità è l’arma migliore anche per godere di eventuali e futuri successi. Meglio sarebbe lasciar lavorare serenamente Alvini e mettere da parte proclami. 

In merito alla retrocessione della Reggiana, la stagione non è stata tra le più fortunate per via di infortuni, covid e operazioni di mercato che non hanno reso secondo le aspettative. Si tratta comunque di variabili da tenere in conto in giusta misura. 

È come se ricordassimo la promozione in serie B della Reggiana parlando anche del gol regolare annullato a Mirco Antenucci e al Bari nella finale playoff proprio contro la squadra di Alvini. Un gol che, in quel momento, avrebbe sancino il pari dei Galletti e, probabilmente, cambiato l’esito dell’incontro. In un campionato che, ricordiamolo, non giunse a conclusione. 

Chissà se, boh, può essere… 

Con i se e con i ma non si è mai scritta la storia. Quella è riportata fedelmente negli almanacchi, promozioni e retrocessioni comprese. Ad Alvini, dunque, non possiamo che augurare di emulare chi l’ha preceduto sulla panchina del Perugia e di ottenere un’altra promozione.

Come Fabio Caserta che ha conquistato una promozione in serie B, riemergendo dalla Lega Pro. Quant’è difficile l’impresa può saperlo solo Alvini, che la Lega Pro l’ha vinta un anno prima.

Dunque, un grazie enorme a Fabio Caserta per quanto di fondamentale ha fatto per la piazza, ed un sincero in bocca al lupo ad Alvini per questa nuova, affascinante – ed auguriamoci soddisfacente – avventura sulla panchina del Grifo. 

Gli entusiasmi serbiamoli per future vittorie. Ora appaiono francamente prematuri. 

Raffaele Garinella per TifoGrifo