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Il Grifo in analisi- Nesta e Rubinacci come Adso da Melk e Guglielmo da Baskerville. Il Perugia affonda il Venezia, Mechiorri realizza l’ennesima rete decisiva della carriera.

Scritto da il 07/10/2018


 

 

Potremmo azzardare che Rubinacci rappresenti per Nesta quello che Guglielmo da Baskerville ha rappresentato per Adso da Melk.

Nel celebre romanzo di Umberto Eco, “Il nome della rosa”, è il novizio Adso a raccontare la storia, la “sua” storia, che vede tra i protagonisti anche il più esperto Guglielmo, chiamato affettuosamente “maestro”

Nesta sta scrivendo,-e forse un domani la racconterà ai nipotini-, la “sua” storia sulla panchina del Perugia, e, proprio come Adso, è giovane, curioso, e desideroso di apprendere.

Al suo fianco non un maestro, ma un prezioso collaboratore, una figura amica, un consigliere che ben conosce la serie B, avendola affrontata in passato.

Nesta e Rubinacci più uniti che mai, come unita e compatta è apparsa la squadra, abile a sacrificarsi dal principio alla fine. I calciatori sono tornati ad interpretare il caro e vecchio 4-3-1-2, modulo principe del ritiro di Sarnano, accantonato in seguito alla cessione di Buonaiuto, e rispolverato in un cupo pomeriggio di Cosenza.

Scelta saggia, considerate le caratteristiche di Vido e Melchiorri, maggiormente portati ad aggredire gli spazi piuttosto che a stazionare in area. Il Venezia, che pochi mesi fa aveva spazzato via il Grifo dalla corsa alla serie A, è apparso macchinoso, lento e prevedibile, ma più per merito del Perugia che per propri demeriti.

La squadra di Vecchi, pericolosa in un’unica occasione, è troppo ancorata ad uno statico 3-5-2. Meglio il Perugia, con Vido vero e proprio spauracchio per Domizzi e compagni, e con Melchiorri bravo a capitalizzare.

A proposito di Melchiorri, è inutile e superfluo ricordare che si tratta di un calciatore dalle spalle larghe, abile nel costruirsi la carriera attraverso l’intenso lavoro e i numerosi sacrifici. Chissà quanti consigli potrà dare ai tanti giovani di qualità del Perugia, da Dragomir a Kingsley, senza dimenticare Bordin e Kouan, entrato benissimo in partita.

Almeno per il momento, le loro spalle sono strette, ma come capitato al celebre Nino,-volendo citare De Gregori-, si faranno.

Potremmo dire lo stesso di Nesta, che studia Zeman ed Ancelotti, ma che ascolta e tiene in grande considerazione Rubinacci, così come Adso studiava Tommaso d’Aquino e Bernardo di Chiaravalle, pur ascoltando con umiltà Guglielmo da Baskerville.

 

Salernitana e Verona, prossime avversarie del Perugia dopo la sosta, sono temibili, e serviranno prestazioni eccellenti per uscire indenni e con punti in tasca.

 

Le vittorie aiutano a vedere le situazioni con maggiore chiarezza, proprio come le lenti adoperate da Guglielmo da Baskerville, e, perché no, come l’esperienza di Rubinacci, o la grande umiltà di Nesta, unita alla voglia di crescere e di diventare un ottimo allenatore.

 

 

Raffaele Garinella-TifoGrifo.com

Scritto da
il 07/10/2018.
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