Il Grifo in analisi – Laguna nera per un Grifo sempre più deludente. Il playout ultima ancora di salvezza di una stagione angosciante
Scritto da Redazione il 01/08/2020Deludente, angosciante, insoddisfacente, ecco illustrato il campionato del Perugia. L’operato della società non ha attenuanti, ma al cuor non si comanda e la speranza è che il Grifo possa salvarsi. Sarà impresa ardua perché i calciatori scesi in campo a Venezia non hanno mai dato l’impressione di essere squadra. Solo delle individualità e per giunta mal amalgamate tra loro. In questo modo, e così giocando, diventerebbe difficile sbarazzarsi anche della Marchigiana del prode Andrea Margheritoni.
La speranza – è rimasta solo quella – è l’ultima a morire, ma per salvarsi non basterà appellarsi a Santa Rita. Servirà gente motivata pronta a lottare su ogni pallone, capace di usare razionalità. Tutte cose – per essere chiari – che non si sono viste a Venezia, dove il Perugia è meritatamente affondato. Non invidiamo Oddo, che sarà chiamato a scelte drastiche ma necessarie. Il mister ha le spalle larghe, e nella sua carriera ha vinto sfide molto più complesse. Lo stesso Cosmi, che in quanto a carisma ed esperienza non è inferiore a nessuno, ha dovuto fare i conti con qualcosa di inaspettato, quei fantasmi che impauriscono la mente della squadra facendogli perdere lucidità.
Il problema nasce a monte, ed attribuire responsabilità agli allenatori significherebbe concedere attenuanti a società e squadra che – almeno per quanto ci riguarda – non le meritano. Un consiglio a Oddo vorremmo darglielo: il mister si affidi a quei calciatori che sentono ancora di poter dare qualcosa alla causa biancorossa. Chi ritiene ormai concluso il suo ciclo a Perugia e non avverte più gli stimoli necessari per continuare a lottare, è bene che si faccia da parte e che riponga la maglia nel cassetto.
Stia pur certo che non ne sentiremo la mancanza. Fare peggio di Venezia vorrebbe dire compiere un’impresa, ma il Perugia di quest’anno riesce sempre a stupirci in negativo. Una laguna nera dove il Grifo è andato a sbattere contro un iceberg ma, per sua fortuna, Garritano dalla vicina Verona gli ha lanciato una zattera alla quale aggrapparsi. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com