Il Grifo in analisi – il Perugia impatta contro la… Juventus sbagliata. Meglio qualche brutto che belli senz’anima

È molto probabile che qualche calciatore del Grifo sia stato tratto in inganno dal nome della squadra avversaria. Alma Juventus può aver creato piccoli timori reverenziali, penalizzando oltremodo l’opaca prestazione, soprattutto nel primo tempo, del Perugia. Più che Grifoni, per dirla tutta, i biancorossi sembravano cardellini incapaci di spiccare il volo. 

Con Luciano Gaucci al timone, quel Perugia della prima frazione avrebbe guadagnato di diritto un soggiorno settimanale in qualche Motel sperduto dell’Umbria. Simile magari a quello gestito da Norman Bates, ma senza la piacevole compagnia di Janet Leigh. 

La pioggia dirà qualcuno, colpa delle avverse condizioni meteorologiche. Peccato che il maltempo gravava anche sul Fano – Juventus è troppo – che al cospetto dei cardellini di cui sopra sembrava un branco di rapaci. Nella ripresa la stanchezza dei marchigiani e la maggiore qualità del Perugia – tornato finalmente Grifone – hanno consentito agli uomini di Fabio Caserta di pareggiare la partita (2-2) ed evitare la beffa all’esordio. 

Il mister ha dalla sua numerose attenuanti ed ha fatto davvero il massimo. La famosa deadline fissata da Giannitti non è stata rispettata, e contro il Fano – anche per schierare una formazione competitiva – sono scesi in campo calciatori che, se solo potessero, lascerebbero Perugia alla velocità del suono. 

Gatte da pelare entro questa settimana. Mercoledì c’è la coppa Italia, impegno forse troppo ravvicinato per pensare di cambiare le cose che non hanno funzionato ieri pomeriggio. Lunedì prossimo nel derby d’Etruria contro l’Arezzo servirà una squadra composta da gente esclusivamente motivata e votata alla causa. I belli senz’anima è meglio lasciarli all’ispirazione di qualche cantautore. 

Raffaele Garinella- Tifogrifo.com

Twitter: @RGarinella