Il Grifo in analisi- il Perugia è chiamato alla maturità. Accetti quanto prima i propri limiti, e guardi oltre
Scritto da Raffaele Garinella il 07/04/2019
È difficile spiegare certe giornate amare. Potremmo prendere in prestito le parole di una celebre canzone di Fiorella Mannoia per tentare di decifrare l’ennesima sconfitta casalinga del Perugia. E forse, non basterebbe un intero album musicale scritto dal miglior paroliere del mondo.
Questo Perugia, definito in più di un’occasione “bipolare” da chi scrive, lascerebbe stupefatto anche il celebre Sigmund Freud.
Il padre della psicanalisi avrebbe bisogno di un simposio con grandi ed illuminate menti per comprendere i motivi che non permettono alla squadra di spiccare il volo.
Il Perugia non è ancora riuscito a battere,-ad eccezione del Pescara-, le squadre che gli sono davanti in classifica. Un dato preoccupante considerando i prossimi impegni contro Pescara, Lecce, Spezia e Cittadella.
Bucchi è stato bravo perché ha vinto la partita bloccando le fonti di gioco del Perugia. Con Carraro e Verre limitati da strette marcature, il Perugia ha girato a vuoto. Sono mancati giro palla, verticalizzazioni, fluidità della manovra. In sintesi la squadra è parsa più statica e con meno idee.
In chiave playoff nulla è ancora compromesso, ma Nesta dovrà trovare soluzioni alternative. L’ottavo posto è stato mantenuto grazie alla vittoria del Foggia contro lo Spezia. Leali, spesso criticato con eccessiva facilità durante l’esperienza perugina, ha preservato il gol di Iemmello con due parate degne di nota.
Se il Perugia non riuscirà a conquistare punti contro le dirette concorrenti, dovrà prendersela esclusivamente con se stesso. Si è scritto più volte dell’anno zero, che l’allenatore è giovane e che la squadra è nuova di zecca.
È tempo di guardare avanti, di essere meno emotivi e più razionali. Meno belli, se necessario, ma più efficaci. Si mettano da parte i complimenti, è tempo di punti.
Forse è troppo tardi per eliminare quei complessi che hanno impedito al Perugia di raggiungere posizioni migliori in classifica. Ed allora,-scomodando ulteriormente Freud-, si entri in sintonia con loro per evitare di perdere quel posto al sole bramato.
Raffaele Garinella–Tifogrifo.com
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