Il Grifo in analisi- Ecco Nesta, l’uomo che conosce, sa fare, e sa essere.
Scritto da Raffaele Garinella il 03/12/2018
La conoscenza, il sapere che sommato alle abilità possedute, il saper fare, costituiscono la competenza, il saper essere.
Nesta possiede tutte queste qualità. Conosce il calcio da sempre, da bambino, da quando si affacciava al mondo pallonaro nelle semplici vesti di giovane promessa della Lazio.
Le sue enormi abilità, soprattutto umane, ne fanno un allenatore apprezzato dai suoi calciatori, tutti considerati importanti. Un gruppo unito, compatto, dove l’uno si sacrifica per l’altro. In campo questi aspetti trapelano, non esistono prime donne. Umiltà, questa la parola chiave, ed il primo ad essere umile è proprio Nesta, un uomo che,-è sempre importante ricordarlo-, ha vinto tanto e tutto con le maglie di Nazionale, Lazio e Milan.
Nesta sa essere allenatore, riuscendo a comprendere non soltanto gli aspetti tecnico-tattici di una partita, ma anche i differenti momenti psicologici della stessa.
Quando alzare i ritmi e portare la squadra ad attaccare, alla carica, quando rallentare e chiudersi per ripartire. Queste sono cose che non si apprendono solo attraverso corsi e stage a Coverciano. Bisogna entrare in sintonia con il gruppo guidato, coltivarne l’empatia. Altrimenti si può essere il migliore, il più titolato, ma se non entri in sintonia col gruppo, è la fine.
Nesta sa parlare, e lo fa sapendo scegliere il momento giusto. Mai una parola banale dal suo arrivo a Perugia. Anche le conferenze stampa sono migliorate. Traspare la crescita dell’uomo, prima ancora che del professionista eccellente. Il Nesta allenatore sa ascoltare, non è un muro di gomma. È attento alle esigenze di tutti. Bastone e carota, come un saggio padre di famiglia, come forse hanno fatto i suoi antichi maestri, da Zeman ad Ancelotti.
Dove arriverà? È presto per dirlo, no gli auguriamo di volare il più in alto possibile, magari sulle ali del Grifo perugino. Nel frattempo, prima ancora che l’allenatore, ci godiamo l’uomo, la sua umiltà, la sua voglia di crescere e migliorare, sempre, partita dopo partita, proprio come questo Perugia.
Nesta è stato bravo, la sua squadra che si tratti di sconfitta, come a Benevento, o di vittoria, importante, fondamentale, ottenuta con le unghie e con i denti come quella contro il Pescara, esce sempre dal terreno di gioco sommersa da applausi.
Ed un piacere alzarsi in piedi per applaudire lui e i suoi ragazzi. Un piacere applaudire questo Perugia. Che ci piace, e tanto, inutile nasconderlo.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com
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