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“Il Grifo in analisi”, considerazioni a bocce ferme sul Perugia, una rivisitazione con tanto di valutazione critica e …clinica.

Scritto da il 27/11/2017

Breda ed il Perugia stentano per un tempo, poi il risveglio. Pochesci troppo emotivo e poco razionale.

La nuova denominazione sociale non è bastata alla Ternana Unicusano per avere la meglio su un Perugia affatto inarrestabile. Poi c’è Pochesci che insiste su “Quelli là”, come a voler prendere le distanze da Perugia e i suoi tifosi. È evidente che ha voluto intraprendere fin dal suo arrivo a Terni un conflitto sentimentale unilaterale con la controparte, salvo che farebbe bene a prendere le distanze da questo conflitto sentimentale, che andrebbe gestito con un pizzico di ironia e perché no, con maggiore saggezza. L’allenatore rossoverde dovrebbe osservare la questione con meno emotività e maggiore razionalità. Così facendo, avrebbe un’idea piu’ chiara e ragionevole sul perché prima la Ternana, poi la Ternana Unicusano non riescano nell’impresa di conquistare un derby da diverso tempo. È semplice: nelle ultime stagioni il Perugia ha una rosa qualitativamente superiore all’avversario al quale va dato atto di possedere grinta e volontà come poche altre squadre nel campionato di B. Ma la qualità alla lunga emerge, e il riferimento vale per Di Carmine, Cerri e Pajac, tecnica che viene fuori sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà come il pomeriggio vissuto al “Liberati”. Il Perugia dicevamo, era spaesato nel primo tempo, vanificando quanto di buono fatto vedere contro il Carpi. Vittoria che non ha rappresentato uno specchietto per le allodole, anzi, il pareggio di Terni dimostra – semmai ce ne fosse bisogno-, che il campionato è assai complesso e pieno di insidie. Un risultato alla fin dei conti giusto, con due diversi atteggiamenti: primo tempo a senso unico, di marca rossoverde ovviamente, ma una ripresa con un Perugia entrato in campo con piglio differente e con la voglia di recuperare la partita. L’inferiorità numerica per l’espulsione di Volta ha giocato sulla Ternana Unicusano un effetto contrario a quello che avrebbe dovuto produrre. Così invece di alzare la guardia, gli uomini di Pochesci l’hanno abbassata, subendo il pari di Samuel Di Carmine, abile a confermarsi goleador di razza. Senza cuore, testa e carattere, non ci si presenta sul dischetto del rigore al minuto ‘92. Di Carmine possiede tutte queste qualità e non si è lasciato travolgere dalle emozioni. Positive anche le prove di Cerri e Pajac che hanno cambiato il volto al Grifo nella ripresa. Meno bene Zanon e Del Prete, ma sul perché siano partiti loro dall’inizio si è saputo da Breda a fine gara. Ora urge dare un seguito al pareggio del derby cominciando dalla sfida di lunedì contro l’Ascoli, ultimo in graduatoria. Attenzione però, vuoi per eccessivo altruismo, vuoi per poca concentrazione, in passato il Perugia è stato abile a rilanciare squadre posizionate all’ultimo posto, leggasi Foggia e Cesena. Ripetersi vorrebbe dire ripiombiare nellla bagarre del fondo classifica.

Raffaele Garinella- TifoGrifo.com

Scritto da
il 27/11/2017.
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