“Il Grifo in analisi”, considerazioni a bocce ferme sul Perugia, una rivisitazione con tanto di valutazione critica e …clinica.

Perdere il passato significa perdere il futuro, almeno secondo Wang Shu, celebre architetto cinese. Ma è un pensiero che deve aver coinvolto nell’ultimo periodo anche la mente di Breda. Il futuro per Breda, è la panchina del Perugia, e lui per primo sa bene che, in caso di malaugurato passo falso contro l’Entella, l’avventura in Umbria si comprometterebbe definitivamente. Allora meglio affidarsi ad antiche certezze, andando a recuperare un modulo che a Perugia, negli ultimi anni, si è visto solo in solitarie occasioni. Difesa a tre, dunque, perché questo schieramento,-seppur non tutte le retroguardie così schierate siano uguali,-nasce col fine di limitare il pressing avversario. Troppi i trentasei goal incassati nel girone di andata. Ma la domanda sorge spontanea: è un problema di modulo o di uomini? Entrambi, nel senso che, il 4-4-2 è modulo attuabile se si hanno esterni di ruolo, sia offensivi che difensivi. Il Perugia, costruito per il 4-3-1-2 di Giunti, presentava lacune sugli esterni. L’arrivo di Germoni servirà a questo scopo, l’ex Parma fungerà da quinto di centrocampo. A destra, Terrani o Del Prete si contenderanno una maglia. Al momento per schierare la difesa a tre, manca al Perugia un difensore capace di impostare. Si guardi in casa Bari, per esempio, dove Marrone, elegante e con piedi buoni, imposta dalle retrovie, aiutato anche da un passato da centrocampista. Servirebbe un “direttore d’orchestra”, capace di aiutare Dossena, Monaco, Belmonte e Volta. A centrocampo, volendo puntare su cinque elementi, e detto dei due esterni, a Colombatto bisognerà affiancare due mezzali, ma di diversa natura tattica. A Bandinelli bisognerebbe accostare un “medianaccio”, un recuperapalloni capace di fare legna, e il mercato offre elementi a iosa. Basta cogliere l’attimo e assecondare l’allenatore, sperando che dal cilindro esca il classico coniglio bianco. Se è stato deciso di puntare su Breda vuol dire che in lui è stata riposta fiducia globale, o almeno di società e squadra. Gianni Brera diceva: “io sono il signore tecnico tuo, non avrai altri tecnici all’infuori di me”. Così sia…

Raffaele Garinella-TifoGrifo