Il frate biancorosso benedice la squadra del suo cuore in ritiro a Castel Rigone
Scritto da Raffaele Garinella il 29/03/2017Padre Mauro applaude i grifoni in ritiro a Castel Rigone. Il calcio è la sua seconda passione, dopo l’impegno pastorale che ha abbracciato in età giovanile, dopo gli studi di teologia ad Assisi. Tra i tifosi del Grifo, padre Mauro Angelini è popolarissimo, anche se le sue presenze in curva nord sono centellinate (“spesso e volentieri devo lasciare il Curi durante l’intervallo per correre a Lisciano Niccone a celebrare la santa messa”). Figurarsi se il padre spirituale del Perugia si lasciava scappare una ghiotta occasione come quella di salutare i suoi beniamini preferiti che stanno preparando la partita contro il Vicenza a Castel Rigone, territorio della sua parrocchia. “Ho trovato dei ragazzi splendidi sia come persone che come calciatori- ha confidato padre Mauro agli amici con i quali è in costante contatto tramite whatsapp-. Sono carichi in vista del finale di stagione, motivati a dare il massimo con tutte le loro forze. Sono soddisfatto di godere della loro fiducia, perché oltre agli impegni sportivi sono impegnati sia in famiglia che nel volontariato. Nelle loro tante iniziative a favore dei più bisognosi, sono costantemente appoggiati da una Società che crede molto nei valori della solidarietà, alimentandoli attraverso lo sport”. Padre Mauro, sin da piccolo ha praticato calcio con buoni risultati, frenato solo dalla volontà sua e della famiglia di affermarsi negli studi. Dopo una lunga milizia nelle fila della storica Società dilettantistica fondata da Giovanni Falovo, la Juventina-San Marco-, il giovane religioso fondò alcuni anni fa una associazione sportiva, composta da frati e sacerdoti, che con frequenza disputava partite di calcio nelle carceri italiane. La NIR (Nazionale Italiana Religiosi) era allenata da Renzo Ulivieri, che in più occasioni manifestò apprezzamento per quella squadra speciale, lui, uomo anticlericale in età giovanile, che ha allenato decine di club professionistici. “Stando a contatto con loro, ho riscoperto la fede, anche se io la chiamo in un altro modo, forse, in realtà, mai perduta, visto che ho sempre creduto nel prossimo, negli ultimi, nelle persone che sono emarginate”. Non è dato sapere se anche sabato prossimo padre Mauro lascerà il Curi a metà partita, ma c’è da scommettere che lo farà per necessità e con piacere se dopo il primo tempo il risultato penderà dalla parte del Grifo”.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com