Il fenomeno Bucchi nel calcio d’estate: play off falliti- prima con la Maceratese, ora a Perugia-ma salto di categoria assicurato.
Scritto da Raffaele Garinella il 04/06/2017Il fenomeno Bucchi nel calcio d’estate: play off falliti- prima con la Maceratese, ora a Perugia-ma salto di categoria assicurato. Ultimatum della società sta per scadere, urgono decisioni per rispetto dei 18 mila presenti al Curi.
Nonostante i due spareggi promozione persi, con la Maceratese prima e con il Perugia poi, per Bucchi si aprono, proprio come accaduto con il Perugia, le porte del salto di categoria. Insomma, una nuova probabile promozione, ma, proprio come a Macerata, non ottenuta attraverso un traguardo centrato, piuttosto frutto di un lavoro ritenuto prezioso e meticoloso, svolto quotidianamente. Il calcio spettacolo offerto nelle Marche, che tanto fece innamorare Santopadre e Goretti, deve avere, di fatto, scatenato il medesimo sentimento in Squinzi, patron del Sassuolo. Bucchi ha guidato abilmente una squadra costruita ottimamente- a più riprese, con annesso mercato di riparazione, giusto rimarcarlo-, da Goretti e Pizzimenti ma,- anche questo va rimarcato-, priva di un regista e di un centravanti di ruolo e di peso. Due pedine che avrebbero sicuramente permesso alla squadra di ottenere quel “qualcosa in più”, che ha pesato al tirare delle somme. Sono mancati “quei due” soprattutto nelle gare in cui occorreva gestire con maggiore attenzione il possesso palla e sfruttare meglio i palloni vaganti, le cosiddette “palle sporche”, materia di competenza di attaccanti che usano la sciabola e non il fioretto. Resta ora da decifrare la reazione del Perugia: lascerà andare senza battere ciglio il tecnico che tanto ha dato al Grifo, ma che altrettanto ha ricevuto, oppure Santopadre si impunterà pretendendo il rispetto del contratto fino alla naturale scadenza? A breve sapremo perché è ancora tanta la delusione patita contro il Benevento, che ancora nessuno ha voglia di uscire allo scoperto, di far sapere alla piazza come intende agire. Certo è che la scorsa estate, la presidente Tardella, pretese dal Perugia un conguaglio economico per liberare Bucchi. Le motivazioni che l’allenatore avverte saranno decisive: trattenerlo a forza di carte da bollo non servirebbe a nessuno; viceversa se Bucchi riterrà di non aver concluso il suo mandato, allora la permanenza sarà una formalità. La prossima serie B, per certi aspetti, sarà forse, più impegnativa e complessa della serie A. Appare sempre rischioso affidare la panchina ad allenatori che non conoscono la categoria, ma basterà aspettare poco per avere un quadro chiaro. Tuttavia attenzione: se Bucchi lasciasse per andare in A, sarebbe comprensibile, ma se dovesse restare in categoria, magari trasferendosi al Sud, per dire sì al suo ex compagno di squadra Sogliano, o a Frosinone, allora non solo attirerebbe su di se tante critiche, ma finirebbe per vedere ridotto al minimo il consenso dei tifosi del Grifo, ancora delusi per la gestione del doppio confronto contro la matricola Benevento. Senza aggiungere altro, altrimenti bisognerebbe parlare di condizione fisica e strategia, sostituzioni incluse.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com