Grosso o Oddo? Il Perugia sfoglia la margherita. La scelta è vicina
Scritto da Raffaele Garinella il 07/06/2019
La prima scelta del Perugia è sempre stata Fabio Grosso. E, forse, continua ad esserlo. Piace il calcio propositivo dell’ex terzino della Nazionale, ideale prosecuzione del lavoro cominciato con Alessandro Nesta. Nonostante qualcuno adoperi con eccessiva leggerezza il termine fallimento, Grosso non ha fallito.
Ha lavorato molto bene sia a Bari, sia a Verona, due piazze straordinarie e cariche di pressione. Il suo Bari,-stagione 2017/18-, ha raggiunto i playoff dove è stato eliminato dal Cittadella. A condannare i galletti fu un pareggio per 2-2 ed il campo invertito per decisioni della giustizia sportiva. A Verona è stato esonerato all’indomani della sconfitta casalinga contro il Livorno. Il Verona, in quel preciso momento della stagione, era ancora nei playoff.
La settimana successiva, con Aglietti in panchina dopo lo 0-3 di Cittadella ne uscì temporaneamente, salvo poi rientrarci dopo il 2-1 al Foggia grazie ad un sontuoso Di Carmine, uomo in più dell’Hellas Verona nei playoff. Aglietti ha compiuto un’impresa, memorabile, indimenticabile, forse irripetibile, ma non si può negare che il suo prezioso ed encomiabile lavoro sia partito da solide fondamenta che lo stesso Fabio Grosso ha realizzato. Particolarmente interessante l’intervista di Pazzini alla Gazzetta dello Sport. Il Pazzo, all’indomani della promozione in serie A, ha usato parole al miele per Grosso. Il Perugia, dal canto suo, vorrebbe affidare la panchina a Fabio Grosso. Ci sarebbe da risolvere la questione legata alla rescissione contrattuale con l’Hellas Verona.
Ingaggio importante, fanno sapere dalla città tanto cara a Shakespeare, pari circa ad 800.000 euro lordi. Ostacolo duro, non certo insormontabile, visto che tutte le parti in causa hanno la volontà per raggiungere una conclusione positiva. L’Hellas Verona potrebbe confermare Aglietti, anche se Juric rappresenta più di una ipotesi. Perché mantenere un altro allenatore a libro paga? Meglio disfarsi di contratti pesanti. I rapporti tra Verona e Perugia sono ottimi, e questo aspetto potrebbe agevolare la buona riuscita delle operazioni. Massimo Oddo rappresenta l’alternativa principe a Fabio Grosso, da non equivocare con seconda scelta.
L’ex allenatore di Pescara, Udinese e Crotone gode di stima e considerazione pari a quella di Grosso. Piccoli dettagli che, in questo momento, e fino a quando sarà accesa la fiammella della speranza, faranno pendere lievemente la bilancia dalla parte di Grosso. Se non si arriverà in tempi brevi alla risoluzione contrattuale con il Verona, il Perugia, pur stimando Grosso, non potrà permettersi di rallentare la pianificazione della stagione. Allora, e solo allora, affonderà il colpo su Massimo Oddo. Il Grifo vuole raggiungere il ritiro estivo con una situazione nettamente migliore rispetto a quella dello scorso anno. E i presupposti per farlo ci sono tutti.
Raffaele Garinella-Tifogrifo.com