Grifo si sono perse delle opportunità importanti. Le “piccole” restano una bestia nera.
Scritto da Eddy Cecigli il 11/10/2017
Il Perugia sta attraversando un periodo buio dopo un avvio di campionato molto buono, infatti nelle ultime quattro partite la compagine allenata da Federico Giunti ne ha perse tre. Il tecnico per uscire da questa situazione dovrà essere molto bravo a resettare queste settimane e magari a trasformare i tanti errori in sbagli da non rifare più. Nessuno pensava anche dopo lo sprint di iniziale che il grifo le avrebbe vinte tutte, anche perché in un campionato come quello di serie b è alquanto un eresia pensare una cosa del genere ma dopo un trittico casalingo con tre vittorie su tre contro squadre molto blasonate, una debacle come quella di domenica non può accettarsi nemmeno se si è rimasti per un tempo in inferiorità numerica. Tanti, tra giocatori, allenatore e membri dello staff tecnico, alla ripresa dell’allenamento si saranno confrontati e avranno fatto il “mea culpa” proprio perché nella partita di domenica nessuno è riuscito a strappare una sufficienza e sia i tifosi che tutto l’ambiente sono pronti e sicuri che questa batosta sarà trasformata in una vera e propria guerriglia calcistica e di rivalsa venerdì sera allo “Zaccheria” di Foggia. Le grandi squadre e soprattutto quelle che vogliono raggiungere obiettivi importanti è vero che non devono errare i cosiddetti scontri diretti ma è altrettanto vero che non possono sbagliare le partite che sulla carta sono più abbordabili sia perché le squadre che devono salvarsi “sputano sangue” pur di riuscire a riportare punti in campi così importanti come il “Curi” ma sono anche contraddistinte da quelle compagini più importanti perché giustamente non hanno nulla da perdere. Le statistiche dicono che gli ultimi minuti di gara nelle ultime partite sono stati fatali per i biancorossi, questo secondo alcuni resta un problema mentale ma la paura per molti critici è nel fatto che il problema può essere anche nel piano atletico e fisico. Sicuramente è un fenomeno che va analizzato bene e corretto il prima possibile, perché sia il livello della rosa che il grande aspetto dimostrato dall’identità di gioco adottata del mister ex Maceratese hanno accertato il fatto che il Perugia è forte e può fare un campionato da protagonista. La cosa più lieta del fine settimana è che comunque si è rimasti a un punto dalla cima della classifica anche se per lo stesso motivo rimane il grande rammarico di aver perso delle grandi opportunità per dare il via ad una mini-volata.
Eddy Cecigli-TifoGrifo.com
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