Grifo padrone dello zoo: domati i leoni di Vercelli. La stessa grinta servirà contro le aquile dello Spezia
Scritto da Raffaele Garinella il 30/04/2017In Piemonte super Mancini ha creato ed il monumentale Brignoli ha conservato. Ma la forza resta il gruppo, compatto dopo l’inferiorità numerica.
Proprio come a Novara, su un campo in erba non naturale, in uno stadio dedicato al grande centravanti Silvio Piola, il Perugia porta a casa tre punti fondamentali in chiave spareggi. Da Novara a Vercelli, tutto confermato dunque, a cominciare dalla forza mentale della squadra , capace in entrambe le occasioni, di soffrire come solo i grandi dello sport sanno fare, quando, anziché cadere, riescono con la forza dei nervi, a sferrare il decisivo colpo del Ko. In Piemonte senza Volta, Monaco, Di Carmine, Fazzi e Nicastro, dunque in pienissima emergenza, la squadra ha saputo tirare fuori il coniglio dal cilindro. È bastato un gol di Mancini per mandare in tilt gli uomini di Longo, in periodo di vacche grasse con 12 risultati positivi. L’ inferiorità numerica con la quale il Perugia ha affrontato la ripresa, non si è rivelato un handicap: l’ottimo Brignoli è stato l’esempio da seguire per venire a capo di un assedio vero e proprio. In una squadra in cui, le reti degli attaccanti arriveranno non appena l’infermeria si svuoterà, i goal di centrocampisti e difensori, si rivelano determinanti. Detto di Mancini, impossibile non citare Dezi, le cui due ultime reti, hanno portato quattro punti fondamentali. Purtroppo un intervento scomposto e frutto di una frenesia non sempre positiva, priverà la squadra di un elemento che, come nelle precedenti piazze, si sta rivelando determinante. Dezi è un predestinato e la sorpresa sarebbe grande se non riuscisse a dimostrarlo nel prosieguo della carriera. Così come assurgerà a sicura gloria Alberto Brignoli, e chissà che la Juventus, alla ricerca del nuovo Buffon, non si concentri su chi, a suon di prestazioni sontuose, comincia a ricordare Manuel Neuer, portierone del Bayern Monaco. Sempre pieno di reattività tra i pali, coraggioso nelle uscite, abile con i piedi, Brignoli incarna alla perfezione il portiere moderno. Ma attenzione: ci sono le super prestazioni dei singoli, ma c’è la firma del gruppo, sicuro che è così, altrimenti sarebbe impossibile portare a casa risultati importanti senza un collettivo compatto. Un gruppo in cui, oltre ai calciatori più esperti, sono ugualmente importanti i giovani, talvolta fondamentali. Il riferimento è per Dossena, subentrato a Belmonte, capace, con la sicurezza di un veterano, di annullare Morra e La Mantia. Ma nello stesso discorso si deve inserire Forte, che magari non segna con la puntualità del suo inizio all’ombra di Pian di Massiano, ma ugualmente capace di svolgere un lavoro straordinario uscendo dalla morsa in cui vorrebbero stritolarlo i difensori avversari. Chiuso il capitolo Piemonte, la prossima tappa, vedrà Bucchi impegnato nella ricerca della miglior formazione da schierare contro lo Spezia. Un altro bersaglio da centrare, ma adesso gli undici sono una certezza : l’emergenza è garanzia di grandi prestazioni. Il primo ad esserne convinto è Bucchi, e questa è una base di partenza fondamentale: il primo a crederci deve sempre essere il comandante della nave.
Raffaele Garinella – TifoGrifo.com