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Grifo, ora testa fredda e cuore caldo.

Scritto da il 20/04/2021

Si è verificato quello  che solo i più incalliti ottimisti osavano sperare. Nella terzultimaa giornata,  spalmata  tra sabato e lunedì, il Grifo maramaldeggia a Ravenna, il Padova viene demolito a Modena, il Sud Tirol esce scornato da Trieste dopo una prestazione che comunque conferma la quadratura della squadra bolzanina. Una congiunzione astrale di quelle che si verificano ogni millennio, restituisce al Perugia la testa della classifica dopo un campionato da montagne  russe. L‘inizio ad handicap, il cambio di  modulo, il certosino lavoro di Caserta che cementa un gruppo e rida motivazioni a giocatori reduci dal disastro della retrocessione. E, poi, il mercato di gennaio che sembra penalizzare il Grifo rispetto alle rivali,  il ritorno al 4/3/3, il calendario serrato e più di un risultato storto a marzo, con la apparente fine di ogni speranza di primo posto e perfino il rischio di non arrivare neppure al secondo. Poi qualche scricchiolio del Padova, mentre il Sud Tirol si candida con la sua regolarità prima di  cadere proprio a Perugia. Eppure, fino a due giorni fa, il Perugia era terzo, solo terzo in graduatoria. Sembra incredibile, ma stasera è primo e, se farà il pieno nelle ultime due partite (in casa col Matelica, in trasferta a Salò col Feralpi) avrà vinto il girone e riconquistato direttamente la categoria malamente persa a ferragosto. Senza dover aspettare nessuna notizia dagli altri campi. Ma qui viene il busillis. Qui Caserta dovrà lavorare di fino sulle teste dei grifoni. Alcuni dei quali non saranno ancora probabilmente disponibili per le due partite della verità per problemi fisici. Mentre altri stanno tornando alla  miglior  forma dopo vari infortuni. Due partite diventate difficilissime proprio stasera. Oggettivamente difficili, perché ora il Perugia non potrà invocare fattori esterni: dipenderà solo dai grifoni. E, quando si deve vincere per forza, non è mai facile per nessuno e contro nessuno. Difficili, perché, a questo punto, gli avversari non regaleranno nulla pur di fare lo sgambetto alla squadra candidata alla promozione. Un’impresa che per loro passerebbe alla storia. Quello che è successo tra ieri e oggi a Padova e Triestina,  deve insegnare ai grifoni che ogni calo di concentrazione, anche minimo, può essere rovinoso. La carica nervosa che nascerà in queste due settimane senza bisogno di stimoli, andrà convogliata nella direzione giusta. Perché diventi benzina fluidificante  e non veleno paralizzante. Spesso il Grifo quest’anno è mancato proprio negli esami di maturità.  Ma, stavolta, non se lo può permettere. E, d’altronde, il Grifo delle ultime partite ha dimostrato con continuità una maturità  e una capacità  di credere nei propri mezzi che prima aveva mostrato solo ad intermittenza e quasi mai nelle occasioni topiche. Il Matelica non ha motivazioni di classifica, è già nei play off, ma certo, al suo primo campionato professionistico, se potesse fregiarsi di aver rotto le uova nel paniere al Perugia, non si girerebbe indietro. Il Feralpi sarà probabilmente un osso ancor più duro, perché in lotta con la Triestina per il quinto posto, che nel girone “B” potrebbe essere importante come il quarto. La squadra lombarda attraversa un momento di forma eccellente e finora è stata capace di vincere ben 11 delle 17 partite in casa. E, di nuovo, avrà i riflettori del calcio nazionale puntati se riuscirà a fermare il Perugia sul filo di lana. In questo scenario, il Grifo dovrà volare basso, badare al sodo, crederci e essere cinico senza pietà. Vincere questo campionato in mezzo a tante avversità e con una rimonta così rocambolesca,  sarebbe un’impresa da consegnare agli annali. Serviranno, nel giusto mix, cuore caldo e testa fredda. Coraggio e prudenza. Intraprendenza e attenzione. Fiducia e concentrazione. E, anche, pensare  con gratitudine ai tifosi costretti da più di un anno a soffrire lontano dallo stadio, ma sempre, e comunque presenti: anche questo aiuterà a trovare le risorse psicofisiche necessarie ad arrivare sicuri in porto.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 20/04/2021.
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