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Grifo, Matarazzo è il nuovo direttore generale: “Ho scelto di venire qui perchè mi sento a casa”

Scritto da il 15/06/2022

La sua nomina a nuovo direttore generale del Perugia al posto di Gianluca Comotto era certa da giorni, ma nella giornata odierna ha avuto il crisma dell’ufficialità. Dopo le esperienze di Benevento e della Lega di serie B Attilio Matarazzo sbarca dunque a Pian Di Massiano: si occuperà prettamente degli aspetti organizzativi e del marketing. Il battesimo in biancorosso si è avuto questo pomeriggio allo Stadio Curi: il dirigente campano è stato accompagnato dal presidente Massimiliano Santopadre che ha voluto presenziare alla conferenza stampa per affrontare alcune tematiche scottanti di quest’ultimo periodo.
Questa la sua introduzione: “Dico grazie a Comotto per quello che ha fatto per questa società e dove ci ha portato. Ad essere decisive sono state alcune competenze che lui non aveva. Con Attilio ci conosciamo da dieci anni ed era uno dei responsabili organizzativi e di marketing del Benevento Calcio. Non dimentichiamoci che aveva altre proposte”.
DOMANDE A MATARAZZO
Il nuovo direttore generale apre così: “Inizio un’avventura diversa rispetto al recente passato. Mi reputo fortunato in quanto mi sono subito sentito a casa. Ho visto molte partite del Perugia, che ha disputato una stagione esaltante e alcune partite sono state veramente belle da vedere. Il merito è di chi è addetto ad accendere il motore, cioè gli attori non protagonisti il cui operato è determinante nel funzionamento della società. C’è una macchina organizzativa che va gestita. Il mio è un modo di lavorare un po’ particolare: mi auguro si possano avere delle tavole rotonde anche con gli organi di stampa. A volte il confronto può essere utile per tutti. Sono veramente contento, ringrazio Santopadre per aver creduto sempre in me. Abbiamo tardato l’ufficialità perchè avevo proposte dalla serie A, ma ho scelto Perugia, ripeto, perchè mi sento davvero a casa”.
Cosa pensa di poter dare in più rispetto al recente passato?
Molto, ma senza entrare nell’aspetto tecnico. Sappiamo di doverci preparare ad un nuovo tipo di calcio, dato che ci saranno otto squadre con proprietà straniere
Il presidente in Lega che tipo è?
E’ un vulcanico. Dice sempre quel che pensa, cosa che può far sia del bene che del male. Ma se ci sono stati dei cambiamenti il merito è suo. E’ benvoluto dai dipendenti perchè è sempre pronto a difendere tutti
Quanto può influire il marketing nella vita di una società?
Guardi, abbiamo chiuso il contratto con Ami (giochi virtuali) e Massimiliano è stato il primo a crederci. Dobbiamo accontentare i tifosi il più possibile perché vedo che, soprattutto i più giovani, si stanno allontanando. Ci sono troppi controlli e vengono trattati come dei delinquenti. Questa è una tendenza che va invertita
Secondo lei è più importante vendere il prodotto calcistico o la città?
Sono convinto che bisogna far rete tra la città e la società. Serve un’unione e quindi le venderei entrambe. Dobbiamo poi capire cosa vogliamo fare per lo stadio, un biglietto da visita assai importante
Qual’è infine il primo obbiettivo che si pone?
Dobbiamo iniziare a pensare a cosa possiamo fare per migliorare ciò che stiamo facendo
DOMANDE PER SANTOPADRE
Presidente, impossibile non affrontare l’argomento allenatore. Perché avete scelto Castori?
Perchè sono convinto ci darà esperienza e grande conoscenza della B, aspetto per me fondamentale. Abbiamo inoltre voluto continuare a dare continuità alla difesa a tre, che ci aveva dato le certezze più importanti. Senza contare il grande rapporto nel privato con il mister: quando ci batté con il Trapani ho scoperto un uomo dalla grandissima professionalità e dai valori come l’onestà. A quel punto ho pensato che prima o poi lo avrei chiamato
Un pensiero su Alvini?
Le persone ti comunicano le scelte quando hanno già deciso. Un vero pianto greco. Più si va avanti più si perdono valori quali passione, orgoglio, mantenere ciò che si dice. Da un lato ci ridi sopra, dall’altro ci rimani ferito. Siamo il Perugia e va rispettato, altrimenti si fa una trattativa ed in caso contrario si può stare fermi due anni. Non si può sempre perdere qualcosa di cui non ci si vuole privare
Quanto partirà la campagna abbonamenti?
Indicativamente a fine mese, precisamente tra il 27 giugno ed il 4/5 luglio. Stiamo cercando di capire il procedere dei lavori e del Covid, che speriamo sia alle spalle. Bisogna agire con raziocinio”. La passione della gente è qualcosa da cui ripartire: “A maggio ho visto un grande risveglio degli stadi italiani e non solo nelle partite di cartello. Mi auguro che le persone tornino a voler stare vicine alla squadra dal vivo. Bisognerebbe giocare il sabato e la domenica perchè si farebbe più share, le tv dovrebbero capirlo.
Enrico Fanelli – TifoGrifo.com
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il 15/06/2022.
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