Grifo, così non va. Prestazione scialba e sconfitta meritata. Alvini privato di Bianchimano e Murano. Ora la società interven sul mercato
Scritto da Redazione il 22/01/2022
Avrebbe dovuto vincere il Perugia. Contro una delle squadre tecnicamente meno forti mai viste al Curi in termini di qualità. Anche il pari alla vigilia sarebbe ststo accolto male. Ha vinto, con pieno merito, il Pordenone, squadra inferiore a nessuna per abnegazione, costante impegno e forza volontà. Qualità che hanno portato alla rete del successo di Cambiaghi. Quanto al Perugia, testa bassa e pedalare. Con questo spirito non si va lontano. Servono innesti. Ed anche rapidamente.
La partita. Nonostante il caso Murano a scuotere la vigilia – per Alvini avrebbe giocato, per la società di fatto ceduto all’Avellino con tanto di post social a sancire l’addio – la sorpresa la fa il Pordenone con un ottimo primo tempo ed una ripresa in crescendo. Quando Miele fischia la fine, qualche altro fischio, ma di disappunto, accompagna i Grifoni nel tunnel. Apatico, abulico, non in partita, il Perugia appare anche troppo impulsivo per arrecare danni al sangue freddo dei rivoluzionati ramarri di Tedino. Il centrocampo verte sul solo Burrai, volenteroso ma vittima di solitudine. Nè Segre, nè Kouan lo accompagnano nell’azione e così i reparti appaiono sfilacciati. De Luca e Matos predicano invano nel deserto in attesa di una terra promessa che non c’è. Alvini, a cui gli hanno venduto Bianchimano e Murano senza comprargli adeguati rimpiazzi, getta nella mischia Carretta, Righetti e Ghion. Mosse della disperazione che non portano a nulla. La doccia fredda, che gela un Curi ghiacciato, è di Cambiaghi.
Chi sale, chi scende. Matos appare, senza ombra di dubbio, il migliore in campo e, forse, anche l’unico sufficiente perché ultimo a mollare. Male gli innesti subentrati dalla panchina. Non hanno apportato nulla.
Raffaele Garinella -TifoGrifo.com
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