Grifo, allarme rientrato per Sylla. Formisano: “Non è una partita speciale”

In molti dipingono il match di domani come il vero spartiacque della stagione. Certo, il Perugia domani a Sassari si gioca molte delle possibilità di tornare a lottare fino alla fine per il secondo posto, ma c’è chi non vuole sentire parlare di spareggio o roba del genere. Alessandro Vittorio Formisano, che ha ritrovato la vittoria pochi giorni fa e ha elogiato il comportamento in campo dei suoi ragazzi nel conseguire un risultato tutt’altro che facile, cerca di gettare acqua sul fuoco facendo capire che quella contro la Torres è una partita importante e non decisiva, ovvero una tappa del percorso di crescita. Con una buona notizia: il tecnico ne convocherà venti e tra questi c’è Youssuph Cheik Sylla, per il quale si è dimostrato un falso allarme. Sicuramente il modo migliore per trascorrere questa vigilia serena, ma importante.

Mister, come valuti il girone di ritorno della Torres, di certo non all’altezza di quello d’andata?

Occorre sempre fare un distinguo tra prestazioni e risultati. Contro Carrarese e Juve aveva lasciato indubbiamente qualcosa, mentre contro il Sestri Levante ha disputato una grande partita. Sono cose che capitano nel corso di un’annata

Ritieni che domani possa scoccare la famosa scintilla?

Non attribuisco un carattere speciale a questa partita. Daremo tutto per portare a casa i tre punti ma nulla è definitivo. Ci servirà per crescere

Si è parlato della crescita dei giovani. Quanto possono essere importanti queste partite?

Tanto. L’etichetta giovane la diamo guardando la carte di identità. Va fatto però un discorso esperienziale. È importante che i ragazzi la vivano nel migliore dei modi

Quali differenze possono esserci rispetto a qualche mese fa?

Sarà un confronto diverso rispetto all’andata. Noi siamo cambiati loro no. Hanno giocatori esperti che sanno gestire i momenti della partita. I principi sono chiari e definitivi e ho ben chiaro ciò che ci aspetta

Che atteggiamento ritieni dovrete mostrare domani?

Quando c’è una squadra che ti aggredisce devi farlo con ancora più forza. Non dobbiamo abbassare il baricentro e bisogna portare avanti un discorso di identità. Inoltre le squadre ti lasciano spazi devi attaccarli con forza.

Nei movimenti senza palla bisogna crescere?

Si come in tutto il resto. Per quando riguarda invece il ritmo sono scelte. Non sempre ha senso velocizzare i movimenti. Questo dipende dallo schieramento avversario. Noi dobbiamo crescere nell’interpretazione dei momenti, capendo quando accelerare e quando fare il contrario

Quali risposte sono arrivate e cosa ti aspetti in più?

Ad esempio che la squadra ha capito che il gioco si differenzia a seconda dei contesti a cui devi adattarsi. Il nostro lavoro verte su questo e indubbiamente stiamo crescendo. In altro invece dobbiamo migliorare anche rubacchiando qualcosa dagli avversari.

Enrico Fanelli – TifoGrifo.com

Scritto da Redazione
il 17/02/2024.
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