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Goretti: centrati tutti gli obiettivi principali. Il Perugia può fare bene sia col 3/5/2 che col 4/3/3.

Scritto da il 02/02/2016

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Roberto Goretti è soddisfatto della chiusura del mercato. Il Perugia ha centrato tutti gli obiettivi principali che si era prefisso. E anche le mancate cessioni testimoniano le ambizioni della società per quest’anno e, in prospettiva, per i prossimi. Ecco in pillole quelli che Il responsabile dell’area tecnica ha detto nel suo intervento a Fuoricampo, la trasmissione di Umbria TV condotta da Riccardo Marioni.

Milos lo abbiamo preso perché il Perugia era in emergenza e un terzino destro che comunque aiutasse Del Prete ci voleva.

– Bianchi ha dimostrato anche col Pescara di essere un attaccante vero, coi movimenti giusti. È importante per questa squadra ed ha scelto il progetto Perugia per rilanciarsi, accettando un contratto equilibrato. Siamo stati veloci a chiudere la trattativa in un giorno e mezzo. Bianchi ha qualità indiscutibili, ha ancora integrità fisica e potenzialità dinamiche, in Spagna non aveva reso perché era il terminale offensivo di un gioco poco spagnolo, tutte palle lunghe, che non nel esaltava e caratteristiche e lo costringeva a sprecare tante energie a scapito della lucidità.

Monaco è un’opportunità per il Perugia. Avremmo potuto prenderlo a costo zero a fine stagione, ma abbiamo preferito essere rispettosi di lui e dell’Arezzo. Abbiamo pagato alla società toscana la metà della cifra di cui si è detto (80..000, ndr) e comunque è un acquisto di prospettiva, importante anche per i prossimi anni.

– In queste ultime ore di mercato abbiamo centrato tutti gli obiettivi principali: Molina, Prcic e Aguirre.

Prcic è più regista che mediano. Ha qualità che ricordano il Fossati dell’anno scorso. Lo seguivamo da tempo.

Aguirre ha potenza, scatto, forza fisica, spirito di sacrificio, e un gran tiro in porta. È eclettico, può fare la prima o seconda punta e l’esterno d’attacco. Sa fare bene il gioco di sponda.

Molina era in ballottaggio con Moscati, perché volevamo un mediano di gamba. Molina lo inseguiamo da quando giocava a Barletta e ora siamo riusciti con soddisfazione a raggiungerlo.

Ardemagni e Bianchi sono compatibili. Di Carmine lo abbiamo ceduto perché è economicamente molto favorevole sia il prestito che l’eventuale riscatto. Ardemagni aveva squadre che lo cercavano (Vicenza e Pro Vercelli su tutte; non la Ternana, precisa) ma è stato il Perugia a volerlo trattenere. Tra Ardemagni e Di Carmine la scelta è stata fatta per una serie di motivi, non solo tattici.

Del Prete e Spinazzola rimangono, il Perugia ha rinunciato a offerte sostanziose (per il terzino il Verona aveva offerto 600,.000 euro, ndr). La squadra così costruita può far bene e abbiamo deciso di non privarci di pedine importanti. Del Prete è il futuro capitano del Perugia, una delle pietre su cui poggia il progetto di medio-lungo periodo, che si baserà dal prossimo anno su un’ossatura decina di giocatori nostri. Spinazzola lo abbiamo inseguito per due anni e la Juve alla fine credo sia contenta che è rimasto da noi, perché qui può completare il processo di maturazione meglio e più equilibratamente che in serie A col Genoa. La Juve a inizio stagione ci ha chiesto di provarlo da terzino, e lo abbiamo fatto. Poi ha giocato in mezzo al campo e, alla fine, ha trovato la sua collocazione ottimale proprio da esterno sinistro.

– Dei nuovi, Bianchi e Monaco arrivano in via definitiva: con loro ci sono accordi di lungo periodo e opzioni di rinnovo: sono pezzi del nostro progetto futuro.

– Economicamente il nostro è stato un mercato in sostanziale pareggio.
Bisoli può adottare ora (anche considerando i futuri rientri di Parigini e Drole) i due moduli “storici” del Perugia, cioè il 3/5/2 e il 4/3/3, che sono i moduli di riferimento per costruire la nostra squadra, ricordandone le due migliori espressioni, quelle di Cosmi e di Galeone.

– Adesso c’è un “over” di troppo, e il tre febbraio comunicheremo la lista della rosa alla Lega: lì si vedrà chi è il nome che resta fuori, anche se continuerà ad allenarsi con la squadra. Comotto, precisa Goretti rispondendo ad una domanda, è e resta per il Perugia un giocatore importante,

Sul gradimento di Bisoli per le scelte operate al mercato: l’allenatore aveva espresso le caratteristiche dei giocatori che servivano, la società ha cercato di scegliere in base alle proprie possibilità e alle occasioni di mercato.

– Sul ritiro di Milano Marittima: non so dire che tipo di preparazione è stata fatta, perché non ho seguito gli allenamenti sul campo. Sicuramente è stato un ritiro intenso e pesante, visti anche i tanti infortuni che abbiamo avuto.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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il 02/02/2016.
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